«Mi impegno a organizzare un Tavolo con il presidente della Regione Crocetta, bisogna coinvolgere gli imprenditori perché questa è una realtà che merita di tornare produttiva e non essere mortificata»: a parlare è Francantonio Genovese, deputato nazionale del Pd che accompagnato dal segretario cittadino Giuseppe Grioli, ha incontrato gli ex dipendenti della Triscele. Anche questa mattina Mimmo Sorrenti e una decina di compagni si sono arrampicati sul muretto che delimita il birrificio dalla via Bonino. Sorrenti è sceso e a nome dei colleghi ha parlato a Genovese che da ex sindaco era stato l’artefice dell’interessamento dei Faranda alla ex Birra Messina, perché il marchio se l’era portato via l’Heineken: «L’intenzione dei Faranda era solo di vendere i terreni — ha detto Sorrenti a Genovese —. Se non cambierà la nostra situazione noi non molleremo ma la politica e i Faranda ci avranno sulla coscienza. Non ci siamo mai assentati per malattia o infortuni, abbiamo messo a disposizione della Triscele il nostro Tfr e anche i contributi che non sono stati versati, e invece siamo stati “derubati”, un terzo di questo stabilimento è nostro». «Mi adopererò — ha risposto Genovese, che ha ricevuto i commenti piccati contro i Faranda di altri lavoratori —. Occorre organizzare un Tavolo con il presidente Crocetta e l’assessorato regionale competente ma, ancora di più, serve coinvolgere l’imprenditoria che c’è anche in Sicilia e rendere appetibile l’acquisizione dello stabilimento». Di mezzo, però, c’è il concordato fallimentare avanzato dalla Triscele. «La Triscele, ex Birra Messina, è un pezzo di storia di Messina — ha concluso Genovese —. È una realtà che merita di ritornare produttiva». Attraverso Genovese la palla passa adesso al governo regionale. Vedremo nelle prossime settimane le risposte che arriveranno. Intanto gli ex Triscele non chiuderanno qui le proteste e confidano anche nell’intervento della magistratura su quanto avvenuto negli ultimi anni alla ditta di via Bonino.
@Acaffo
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