“La continua chiusura della Strada Statale 114 – Orientale Sicula, fondamentale arteria che collega la zona jonica della provincia di Messina, ha una spiegazione ben precisa: l’inefficienza dell’Anas e del Ministero di voler risolvere il problema della caduta dei massi, delle frane e della messa in sicurezza una volta per tutte”. E’ questo il tono dell’interrogazione presentata dal PortaVoce del MoVimento 5 Stelle alla Camera, Francesco D’Uva, circa l’ennesima chiusura del tratto stradale della SS114 che insiste a Capo Alì, lo scorso 9 novembre, a causa della caduta di costoni, massi e terriccio.
Come spiegato dal deputato, quell’arteria stradale che collega i comuni della zona jonica della provincia di Messina risulta di competenza dell’Anas, gestore della rete stradale ed autostradale italiana di interesse nazionale, che è anche una società per azioni il cui unico socio è il Ministero dell’Economia. “Ogni qual volta la fascia jonica viene interessata da un’alluvione o da fenomeni naturali rilevanti, la SS114 viene interrotta e chiusa, con conseguenti disagi sia per i cittadini residenti sia per tutti coloro che ne usufruiscono quotidianamente. E l’Anas che fa? Invece di provvedere ad adottare sistemi di contenimento definitivi e soluzioni di messa in sicurezza duraturi nel tempo, i responsabili continuano a tamponare le emergenze di volta in volta che si ripresentano. E questo avviene ormai, da 10 anni, con una cadenza periodica abbastanza elevata”.
Anche la PortaVoce all’Ars, Valentina Zafarana, ha già dichiarato che porterà la questione direttamente all’attenzione dei vertici di Palermo, presentando un’interrogazione sugli stessi temi. “Riteniamo che questa sia una vicenda insostenibile e, pertanto, esortiamo il Ministero a prendere al più presto dei provvedimenti – ha continuato D’Uva – considerando anche che stiamo parlando di una strada, la SS114, che è stata altresì dichiarata esser l’ottava più pericolosa di tutta Italia”.
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