Mentre si celebra la “Notte della Cultura” per incentivare l’interesse dei cittadini verso la tradizione, la storia e le opere d’arte, il consigliere della III circoscrizione Alessandro Cacciotto, ricorda che è scemato invece l’interesse dell’Amministrazione nei confronti di un pezzo di storia della città: l’ex Polveriera di Bisconte.
Si dice dispiaciuto e rammaricato Cacciotto: «Neanche a seguito del consiglio aperto organizzato dalla Terza Circoscrizione in cui erano presenti l’assessore Daniele Ialacqua e il Commissario di MessinAmbiente, Armando Di Maria, si è mossa foglia».
La seduta aperta era stata organizzata il 19 dicembre scorso davanti la ex Polveriera ed erano presenti anche i residenti.
«In quella occasione — ricorda il consigliere —, nonostante svariati inviti, gli unici ad essere presenti sono stati Ialacqua e Di Maria che presero precisi impegni. Nella seduta di consiglio aperto, il Consiglio della Terza Circoscrizione votò una delibera che sostanzialmente impegnava l’Amministrazione Comunale a provvedere alla bonifica e alla messa in sicurezza della ex Polveriera; attivarsi con gli organi competenti (Demanio Militare, Assessorato Regionale ai Beni Culturali, Sovrintendenza ai Beni Culturali) affinché si affrettasse la dismissione del bene storico dal Demanio dello Stato alla Regione e conseguentemente al Comune di Messina e/o a qualsivoglia Organizzazione capace di rimettere in piedi un’opera che risale al 1887 e sulla quale una Declaratoria Regionale del 1990 ha sancito l’interesse storico, architettonico e culturale».
«Sono passati più di due mesi da quell’incontro e nulla è cambiato — prosegue Cacciotto —, anzi la situazione di degrado, sporcizia è aumentata cosi come è sempre presente il pericolo che la struttura abbia parziali cedimenti (come già verificatosi), mettendo a rischio la pubblica incolumità».
Cacciotto chiede a chi di competenza di provvedere urgentemente alla bonifica delle parti facilmente accessibili e all’immediata recinzione e messa in sicurezza dell’immobile; a un costante servizio di vigilanza, preservandolo così da ignobili atti di deturpazione e sfregio da parte di terzi; porre in essere tutti gli strumenti volti ad accelerare l’iter di dismissione della struttura dal Demanio dello Stato alla Regione Siciliana; mettere in atto il recupero e la valorizzazione dell’immobile, destinando a finalità culturali e sociali.
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