Un quadro chiaro inizia a delinearsi sulle candidature alle prossime Elezioni Regionali 2017 in Sicilia.
I nomi in lista per il ruolo di Governatore sono ormai ufficiali: Giancarlo Cancelleri per il Movimento Cinque Stelle, Nello Musumeci per il centro-destra, Fabrizio Micari per il centro-sinistra e Claudio Fava per Mdp (Movimento Democratici e Progressisti) Art. 1, Sinistra Italiana e PCI. A correre singolarmente, senza l’appoggio dei grandi partiti, invece, Roberto La Rosa per i Siciliani Liberi e Vittorio Sgarbi per Rinascimento.
Sinistra
Claudio Fava ha ufficializzato la sua candidatura solo pochi giorni fa, riuscendo a far convergere tutta la sinistra sotto la sua guida. Ad appoggiare l’attuale Presidente della Commissione Nazionale Antimafia anche Massimo D’Alema, che ha presenziato alla prima uscita di Fava come candidato alla Presidenza Regionale a Messina.
Nessun dubbio sulla divisione dal centro-sinistra, nessuna incertezza sull’impossibilità di creare un’alleanza con AP (Alternativa Popolare) come, invece, ha deciso di fare il Partito Democratico: «Il PD ha scelto la Destra di Alfano – afferma Claudio Fava – la contraddizione è a casa degli altri. Non saremo noi a far perdere il PD perché ha già perso quando si è alleato con Alfano».
Centro-Sinistra
Dopo l’intervento di Renzi per fermare la candidatura dell’attuale Governatore della Sicilia Rosario Crocetta, il centro-sinistra è riuscito a convergere su un’unica figura: il Rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari. A sostenere la sua candidatura anche Alternativa Popolare, scelta che ha provocato non pochi dissensi tra i sostenitori del partito di Alfano. A tornare alla ribalta infatti, dopo le spaccature all’interno di AP, uno dei partiti più forti di sempre in Sicilia: l’UDC (Unione dei Democratici Cristiani e di Centro), che accoglie alcune delle figure fuggite da Alternativa Popolare, come il deputato regionale Piero Alongi.
Preoccupato per la spaccatura tra sinistra e centro-sinistra il sottosegretario siciliano Davide Faraone, braccio destro di Renzi nella bella isola, che invita la coalizione di Fava a riflettere sulle proprie scelte.
Centro-destra
Compatto nel sostegno a Nello Musumeci, il centro-destra torna ad accogliere alcune vecchie glorie che avevano lasciato la coalizione per sostenere Alfano, raggiungendo un indice di gradimento che potrebbe serenamente ottenere la maggioranza alle elezioni. Musumeci è ampiamente sostenuto anche dai partiti centristi che, da sempre, costituiscono una delle armate più forti durante le elezioni siciliane.
Movimento Cinque Stelle
Nel partito pentastellato le preoccupazioni giungono per gli errori del passato: voci di corridoio temono che Cancelleri possa commettere gli stessi errori della Raggi, attuale sindaco di Roma. In realtà il candidato non ha ancora fatto nessun nome sulla sua squadra di Governo, l’unica cosa certa è che punterà molto su figure tecniche anche esterne al partito.
Il primo nome arriverà nei prossimi giorni: «Lunedì presentiamo l’Assessore all’Agricoltura: cambierà faccia al comparto. Oggi in Sicilia non si coltiva più nemmeno la speranza». Il candidato del Movimento Cinque Stelle pone molta fiducia anche sui siciliani all’estero: «Stanno scrivendo in tantissimi per comunicarci che chiameranno i loro parenti ed amici in Sicilia per convincerli a votare il Movimento 5 stelle. Sanno che se hanno una speranza di tornare è che le cose in Sicilia cambino radicalmente e concordano sul fatto che questo possa avvenire solo con noi alla guida dell’isola».
Siciliani Liberi
A correre singolarmente, staccati da ciascun partito, sono invece i Siciliani Liberi con l’Avv. Roberto La Rosa, il quale invita i siciliani ad allontanarsi dalla vecchia politica per abbracciarne una nuova che si allontani dalle solite dinamiche che hanno portato la Sicilia al degrado.
Rinascimento
Prosegue dritto per la sua strada anche Vittorio Sgarbi, da qualche giorno, infatti, ha iniziato le selezioni per comporre la propria squadra. Lo storico e critico d’arte ha il sostegno di Totò Cuffaro che ha dichiarato espressamente di fare il tifo per lui.
Le danze sono ufficialmente iniziate e, a questo punto, i siciliani dovrebbero avere le idee chiare sulle candidature per la Presidenza della Regione. Si prospettano, però, ancora due mesi di battaglie a colpi di dichiarazioni al veleno nessuna troppo lontana dagli amari sapori del passato, con l’ombra dei vecchi governi che grava, pesantemente, sul futuro della Sicilia.
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