Matteo Salvini ha inserito il Ponte sullo Stretto di Messina tra le priorità della Lega in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022. Ad annunciarlo è il deputato Nino Germanà, che lancia una sferzata al centrosinistra: «Il Pd continua a buttare soldi con un chiaro intento, quello di non realizzarlo. Ma lo farà il centrodestra e da messinese sono felice».
Mentre ancora si attende l’esito del tavolo del centrodestra svoltosi ieri per discutere della linea per le elezioni politiche, e in teoria anche per quelle regionali (e qui in Sicilia la ricandidatura di Nello Musumeci continua a essere appesa a un filo); iniziano a trapelare le prime notizie sugli argomenti di discussione tra i partiti della coalizione. Dopo la parlamentare di Forza Italia, Matilde Siracusano, anche Nino Germanà (di Prima L’Italia, gruppo nato dalla Lega in vista delle regionali) torna a parlare di Ponte sullo Stretto di Messina.
«Dopo il signor No – scrive in una nota il parlamentare messinese –, ci vuole un SÌ convinto per le opere del Paese, a cominciare dal Ponte sullo Stretto e bene ha fatto Matteo Salvini ad inserire la megastruttura tra le priorità della Lega in vista delle elezioni 2022. Perché il Ponte sullo Stretto non è un’opera di Messina, della Sicilia o della Calabria, è un’opera nazionale, del Paese e dell’Europa. Basta con le ambiguità, il Ponte va realizzato perché farebbe crescere tutto il Mezzogiorno e perché anche l’Europa lo chiede».
Come la collega di Forza Italia prima di lui, anche Germanà si scaglia contro lo studio di fattibilità: «I 50 milioni di euro stanziati per lo studio di fattibilità affidato a Rete ferroviaria Italiana rappresentano una vergogna. Dopo gli studi fatti negli anni ed i soldi spesi per un progetto definitivo, l’unico che può essere utilizzato ovvero quella del Ponte a campata unica, quei soldi sono una spesa incomprensibile. Anzi, forse sì: testimoniano come Giovannini e il Pd non hanno mai voluto il Ponte».
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