Prima del nuovo Piano di rientro del debito comunale con l’Ato3 (da oltre 20 milioni di euro) la giunta Accorinti ha approvato lo schema di transazione tra l’Ambito territoriale ottimale e il Comune da 2.800.000 euro. La proposta è stata istruita dall’assessore al Contenzioso Antonino Mantineo.
Questi i passaggi:
Il 13 dicembre 2007 l’Ato3, difeso dall’avvocato Marcello Scurria, aveva impugnato e chiesto l’annullamento del decreto cautelare della delibera del Consiglio comunale 38/C del 6 ottobre 2007 in cui approvava la variazione di somme con una riduzione di 3.200.000 euro al Piano di Servizi di Igiene Ambientale poi rimpinguato di 400mila euro. L’Ato3 aveva presentato ricorso al Tar di Catania, il Comune (il giudizio è o a questo punto “era” ancora in corso) è difeso dall’avvocato Giovanni Giacoppo. Il Tar non ha ancora fissato l’udienza nel merito ma aveva rigettato la domanda di sospensione dell’esecuzione del provvedimento. Per questo l’Ato3 aveva proposto appello al Cga. Anche il Secondo Grado aveva rigettato la richiesta della società per azioni di sospendere il “taglio” dei fondi.
L’Ato3 ha così proposto al vicesindaco Guido Signorino, il 4 settembre scorso, la proposta transattiva. Lo Staff Rapporti con le aziende e società di partecipazione ha dichiarato che “Risultano accertati e dimostrati utilità e arricchimento per l’ente della somma di 2.800.000 euro riferita ai servizi resi e fatturati dalla società d’Ambito nel Piano dei servizi di igiene ambientale per l’anno 2007”.
L’Ato3, sulla somma di 2.800.000 euro, aveva richiesto il pagamento degli interessi pari a 503.010,41 euro. L’avvocato Giacoppo, per conto del Comune, ha valutato positivamente la transazione ma con la rinuncia degli interessi per l’ente guidato dal commissario Michele Trimboli.
Passa adesso alla valutazione del Consiglio comunale la delibera.
(56)
