D’Uva(M5S): ” A Messina oltre l’Hotspot, anche un’area attrezzata di sbarco con 250-300 posti al Porto”

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Roma non cede: A Messina sarà realizzato un Hotspot che accoglierà 2800 migranti. Non c’è Giunta cittadina che tenga, non c’è deputazione nazionale che sia sentita, il Ministero ha deciso che così dev’essere e così sarà.

La fermezza del governo centrale la comunica il PortaVoce del MoVimento 5 Stelle, Francesco D’Uva, a seguito delle risposte che il Governo, per bocca del Sottosegretario di Stato Gianclaudio Bressa, ha fornito in relazione alla sua interpellanza sull’apertura di nuovi hotspot in Sicilia, in particolare a Messina e Mineo.

“Il Governo non ha nessuna intenzione di tornare indietro sull’apertura di un hotspot a Messina, nell’ex Caserma Gasparro-Masotti- scrive D’Uva in una nota- e questo nonostante le proteste che si sono levate da ogni parte nelle ultime settimane. Stamattina ho avuto l’occasione di discutere in aula un’interpellanza, dicendo chiaramente che questo è da irresponsabili. Non solo stiamo parlando di un luogo, Camaro appunto, che si trova al centro di due villaggi importanti e popolosi, ma stiamo parlando di un’area che cade a ridosso di un torrente, in una città a forte rischio idrogeologico, e comunque a grande distanza dal mare”.

“La logica degli hotspot – prosegue – dovrebbe essere questa: al Paese che per primo accoglie i migranti spetta l’identificazione, l’eventuale rimpatrio e l’avvio di procedure di accoglienza, con ricollocamento, per chi ne ha diritto. Ma basta leggere i dati aggiornati al 21 marzo per capire che esiste un problema di fondo. Stando ai numeri, infatti, sarebbero stati solo 4435 i migranti ricollocati, a fronte dei 40000 previsti”, ha insistito D’Uva. Il Governo, dal canto suo, ha risposto che l’apertura di nuovi punti hotspot rientra nel sistema nazionale di gestione dei flussi, evidenziando che nessun passo indietro ci sarà per la Città dello Stretto.
Non solo l’hotspot rimane nei programmi di realizzazione del Governo – ha spiegato D’Uva – ma addirittura al Porto di Messina verrà creata un’area attrezzata di sbarco con una capienza di circa 250-300 posti. Una follia a cui continueremo ad opporci con insistenza, sia a livello nazionale che locale. Soprattutto nell’ottica di rivendicare, dinnanzi all’Unione Europea, una soluzione più efficace per l’incessante fenomeno migratorio che insiste sulle nostre coste”.

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