L’ex assessore Pippo Isgrò scrive una lettera aperta, prendendo spunto dalla notizia «del disinteresse dell’Amministrazione Comunale di continuare la bonifica delle aree di Maregrosso e non solo». Un tale atteggiamento amministrativo e il degrado che insiste nella zona hanno spinto Isgrò verso una serie di riflessioni.
Ecco il testo:
«Nella qualità di ex addetto ai lavori per la riqualificazione del Waterfront, entro nell’argomento con tre citazioni: Ammazziamo il Gattopardo, titolo del libro di Alan Friedman; «Abbiate il coraggio di essere felici», parole di Papa Francesco; Ma per farcela dobbiamo sconfiggere la burocrazia, titolo di un articolo di Bianca Stancanelli. Le tre frasi hanno un legame imprescindibile e spiegherò il perché.
È sotto gli occhi di tutti che a Maregrosso il tempo si è fermato, non c’è stata e non c’è, almeno fino ad oggi, la volontà politica di continuare l’opera di bonifica, dando così una mano a quanti considerano queste aree terra di nessuno. Infatti “i soliti ignoti”, si fa per dire, hanno ripreso con maggiore intensità a scaricare inerti, amianto, sostanze inquinanti, suppellettili e quant’altro sia considerato rifiuto.
Ammazzare il Gattopardo, in questa città, è impossibile quanto inutile: «tutti a casa abbiamo il nostro gattopardo che custodiamo e curiamo gelosamente». Ciascuno di noi, a qualunque titolo e con qualsiasi ruolo, giornalmente tira a campare. L’importante è non lasciare scontento nessuno e, ancor meglio, non inimicarsi nessuno. Mi rifaccio alla frase detta dal Comandante Samiani, che da oltre 20 anni opera a Messina e dintorni, e conosce bene uomini e cose. Egli dice: «Senza un progetto da parte del Comune non possiamo garantire la vivibilità e la sicurezza delle aree». Dopo aver letto questa sua valutazione, gli consiglio di leggere il libro di Alan Friedman e fare qualche riflessione. Comonadante Samiani, come Lei saprà, stato approvato il Pdum (Piano di utilizzo del demanio marittimo) volgarmente conosciuto come “Piano Spiaggia,” dal quale si evince che quelle aree sono destinate alla libera fruizione del mare e incompatibili con altri tipi di attività. La Regione si era espressa in questa precisa direzione, assegnando due finanziamenti per un totale di 400 mila euro per le demolizioni. Poi, è iniziata la stagione dei ricorsi seguita dall’incomprensibile immobilità dell’Amministrazione e tutto sembrò essersi fermato.
Comandante Samiani, mi piace ricordarLe che pochi giorni prima che si insediasse il Commissario Luigi Croce, la squadra del movimento terra del comune con i mezzi dell’autoparco demolì un manufatto abusivo di quasi 500 metri quadrati a due elevazioni con mansarda. Comandante, ma di quale progetto parla? La Regione ha tutte le carte che servono per le operazioni di bonifica e l’obiettivo che ci eravamo fissati come amministrazione, al tempo, era quello di liberare le aree dal degrado e far sì che i privati potessero fare investimenti, che poi si sarebbero potuti integrare col Piau portato avanti dall’Assessore Gianfranco Scoglio e che mi pare sia in dirittura di arrivo.
Il compito della Guardia Costiera oggi è ben definito e Lei ha una grande squadra, efficiente ed efficace, di uomini come il Comandante Rottino, il Primo Maresciallo Biluci e altri che hanno il compito di contrastare le violazioni della legge, con operazioni di Polizia Giudiziaria. La vostra presenza su quelle aree è vitale, è un ottimo deterrente per controllare la criminalità e intercettare l’abusivismo sui terreni demaniali. Come cronaca devo riferire che, al tempo, avevamo costituito una squadra interforze formata dai Carabinieri comandata al tempo dal Colonnello Domizio, la Capitaneria di Porto con il Capitano di Vascello Martello,la Guardia di Finanza comandata dal Colonnello Paparone, la Polizia di Stato comandata dal Quest ore Mauro, la Squadra Navale della Guardia di Finanza coordinata dal Colonnello Joselito Minuto, le squadre dei Vigili Urbani, Decoro, Tutela del Territorio e il Gruppo Navale agli ordini dei Tenenti, Santagati, Bruzzano e Genovese. Tutti insieme, ciascuno per le proprie competenze, hanno effettuato con successo innumerevoli operazioni di polizia giudiziaria e il segreto era quello di fare rete e “parlarsi” settimanalmente, operando in concreto.
La seconda frase che mi piace riprendere è di Papa Francesco: «Abbiate il coraggio di essere felici». Sì, i Messinesi dopo tante sofferenze (terremoto del 1908 e bombardamenti nell’ultima guerra) hanno il diritto-dovere di essere felici, perché il Padre Eterno ci ha fatto nascere in una terra bellissima e tutti noi abbiamo l’obbligo morale di lottare per migliorare la qualità della vita rendendo vivibile questa città. Via le discariche abusive,via le baracche, via il malcostume, via l’abusivismo, via la cattiva burocrazia, via la mala politica incarnata da persone ignoranti e senza mestiere. Cito una frase di Vittorio Alfieri: «Volli Fortissimamente Volli», che andrebbe calata nella realtà Messinese e nel cuore di tutte quelle persone che hanno ruoli istituzionali, operativi, amministrativi e di controllo, frase che tutti dovremmo tenere a mente, in ogni nostra azione quotidiana e in attività pubbliche e private, e compiere ogni sforzo per far risorgere questa nostra martoriata città dal degrado sociale e civile.
La burocrazia, per riprendere la frase di Bianca Stancanelli, è un’altra cosa; è inamovibile, comanda, condiziona, gestisce e di fatto governa anche la politica amministrativa senza pagare mai per gli errori commessi, tranne nei casi in cui si commettono reati gravi. Questa è solo la punta dell’iceberg, il resto è sotto traccia; la casta dei burocrati si tutela vicendevolmente, come un muro di gomma. Riusciremo ad invertire la tendenza? Non lo so! Forse stiamo perdendo la speranza e non riusciremo più a sognare un futuro migliore. Buona Fortuna Messina».
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