Non poteva esimersi dal commentare quanto avvenuto ieri a Palazzo dei Normanni, il sindaco di Messina, Cateno De Luca, che torna a contestare il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, dopo lo “schiaffo” della scelta dei Grandi elettori, che l’ha visto arrivare terzo. «Minaccia per la quarta volta le dimissioni ma poi cambia idea» commenta il Primo Cittadino, per poi invitarlo, effettivamente, a lasciare l’incarico e anticipare le elezioni.
Facciamo un breve riassunto delle puntate precedenti. Ieri l’ARS ha votato per scegliere i delegati della Sicilia per l’elezione del Capo dello Stato. La prassi consolidata, sia in Sicilia che nel resto d’Italia, vuole che il presidente dell’Assemblea prenda più voti e arrivi primo, il presidente della Regione secondo e un esponente dell’opposizione terzo. Ieri però a le cose sono andate diversamente e Musumeci si è “classificato” ultimo. Lasciata l’Aula ha annunciato una diretta per chiarire ai siciliani cosa sarebbe successo, mentre si susseguivano voci sulle sue possibili dimissioni. L’evento è stato infatti politicamente rilevante, in quanto ha mostrato, con voto segreto, la presenza di “franchi tiratori” all’interno della sua stessa maggioranza.
In un video di una decina di minuti, il Governatore della Sicilia ha allora raccontato l’accaduto e annunciato che non intende dimettersi, ma che azzererà la Giunta.
Stamattina, il sindaco di Messina ha commentato la questione in una diretta Facebook commentandola così: «Musumeci riceve un altro ben servito dalla sua pseudo maggioranza. Minaccia per la quarta volta le dimissioni ma poi cambia idea…».
Ecco cos’ha detto Cateno De Luca nella diretta di questa mattina: «Sto seguendo l’evoluzione della crisi del governo Musumeci. Ha avuto una maggioranza, sulla carta, incredibile, perché si è aggiunto un gruppo della spaccatura dei 5stelle arrivando a un totale di 43 deputati su 70. Eppure ieri è stato umiliato dalla sua pseudo-maggioranza. Il risultato della votazione di ieri salva la faccia a Musumeci, perché fino a due notti prima c’era l’idea di non farlo eleggere, ma si è poi optato per farlo arrivare ultimo. Lui casca nel tranello e sbotta».
«Ieri – prosegue De Luca – ho scritto che questo governo continua a galleggiare come la m***a, perché nonostante abbia i numeri bulgari per governare, non è riuscito a fare una sola riforma in 4 anni. In questo momento per l’ennesima volta la Sicilia è senza bilancio, e non c’è neanche l’esercizio provvisorio. Musumeci ieri ha azzerato la Giunta perché ha subito l’onta di non uscire primo nella votazione per i grandi elettori. Cioè, non si dimette per gli altri schiaffi sostanziali che prendono i siciliani a causa del suo comportamento e della sua pseudo-maggioranza, e fa un caso di stato perché ha preso meno voti degli altri. Qui per il “delitto di lesa maestà”, perché di questo si tratta, maestà salta il governo. Ha la reazione della pseudo-dimissione. Visto che ieri ha dichiarato che è colpa di 7 parlamentari che lui ha allontanato perché ha ricevuto richieste illecite. Musumeci, fai nomi e cognomi».
«Ieri sera – conclude il Sindaco di Messina – ha detto che il popolo è con lui e per questo non se ne va. È con lui? Ieri ha fatto una diretta, annunciandola un’ora prima, e il picco massimo è stato 2.700. Non solo non si è dimesso, ma ha continuato con le mistificazioni. Che succederà? L’ennesimo balletto, l’ennesima sceneggiata. Continueremo ad essere mortificati da questo Governatore».
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