La Federazione Nuova Destra ritiene che il problema della continuità territoriale sta generando nuove false aspettative. «È evidente che il problema è stato spostato volutamente e indirizzato in una strada insignificante ed inefficace. È necessario partire da lontano per ottenere delle soluzioni definitive e concrete, che possano apportare benefici comuni e sviluppare opportunità di sviluppo e crescita territoriale. Bisogna innanzitutto, ed è questa l’omissione dei rappresentanti al tavolo del movimento “ilferribottenonsitocca”, individuare i responsabili di un disastro che si è perpetuato nel tempo e continua a mietere vittime in un territorio già povero di suo».
Secondo la Federazione Nuova Destra «i veri attori di un simile scempio sono stati e continuano a essere il Capo di Governo, Il Ministro alle Infrastrutture e dei Trasporti, i Presidenti delle due Regioni confinanti con lo Stretto di Messina, i Sindaci delle città Isolane e i Presidenti delle Autorità Portuali».
È a queste figure istituzionali che la comunità civile deve chiedere «un vero, incisivo, risolutivo e determinato, intervento costruttivo, per una continuità territoriale che possa definirsi tale e ridare dignità a una numerosa parte della popolazione Italiana, quella del Sud Italia, privata e derubata di un diritto necessario per la stessa sopravvivenza economiche e di specie».
«È strumentale – prosegue la nota di Federazione Nuova Destra – prendersela soltanto con Fs, che per naturale compito, minimizza le spese rispetto ai ricavi, attraverso un piano di dismissione imposto dai numeri. È chiaro che è dipeso dalla mancanza politica di trasporto da parte dei nostri governanti e di uno Stato che ha guardato e continua a farlo, soltanto, verso direzioni opposte».
«Mi sembra strumentale, inoltre – scrive il portavoce Franco Tiano –, che questa protesta dal basso, venga coordinata da politici locali strettamente legati a Renzi, Crocetta e al partito democratico. Invece di chiamare a raccolta la gente comune per una protesta solo d’impatto mediatico sarebbe più opportuno protestare all’interno dei partiti che rappresentano, chiedendo l’immediato intervento risolutivo del problema».
E ammonisce: «La continuità territoriale non diventi un nuovo strumento per fare politica, è necessario guardare al passaggio tra le due sponde a trecentosessanta gradi».
La Federazione Nuova Destra dichiara di non credere alla funzionalità dell’approdo di Tremestieri e invita chi di competenza a guardare altrove «prima di spendere ulteriori milioni di euro provenienti dai tributi dei cittadini».
E sul passaggio dei tir in città: «Continuano a mietere centinaia d’incidenti a volte mortali, distruggono il manto cittadino, ostruiscono le vie d’emergenza e di transito veicolare, inquinano l’ambiente e non favoriscono lo sviluppo turistico della città. È riduttivo pensare alla continuità territoriale pensando soltanto all’incremento delle corse ferroviaria o al passaggio dei ferryboat, che scaricano mostri meccanici in un ambiente abitato. I Renziani, i megafoni, i lupini e pidini, invece di fare riscaldare le sedie ai loro rappresentanti li facciano lavorare per il bene di tutta la Nazione, anche quella ubicata a Sud. La Federazione Nuova Destra ha ripudiato i Leader, crede in una organizzazione collegiale della politica, perché ha capito che il male si annida in chi predica bene e razzola male, fatelo anche voi».
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