Ben 26 consiglieri comunali di centrosinistra interrogano e invitano il Sindaco, il Segretario generale, l’Assessore al personale, il Comandante del corpo e il Prefetto, ognuno per quanto di propria competenza, ad attivare la legge, nello specifico la deroga in favore dei 50 vigili contrattisti, al fine di consolidare l’orario lavorativo a 36 ore settimanali per poi stabilizzarli.
I 26 Consiglieri, con unione d’intenti, chiedono al sindaco Renato Accorinti di conoscere le motivazioni che hanno impedito l’estensione oraria per il mese di Marzo «del prezioso personale destinato all’esercizio della Polizia Municipale»; di voler determinare il provvedimento urgente per l’estensione oraria continuativa a 36 ore settimanali delle 50 unità di personale di Polizia Municipale, «al fine di garantire i servizi demandati dalle Leggi vigenti e dei compiti istituzionali e compensare il sottodimensionamento della pianta organica garantendo servizi di prevenzione e repressione citati nella premessa»; se intendano procedere a integrare e consolidare l’orario di lavoro dei 50 agenti di Polizia Municipale incrementando cosi i servizi essenziali e indispensabili alla collettività derogando come previsto dall’ art. 9, comma 28 della L. 122 così come integrata dall’art 4. ter. della L. 44, che prevede per i servizi essenziali, quali le funzioni di polizia locale, una deroga sia per le assunzioni che per tutte le spese ad esse riferite.
In ogni caso, invitano chi di competenza a prendere provvedimenti immediati e predisporre anche un censimento delle inabilità ai servizi esterni, «sottoponendo tutti i dipendenti divenuti inabili ad una ulteriore visita collegiale. È indispensabile — concludono —, anche nel ramo della Polizia Municipale, predisporre una pianta organica che metta in conto non solo le posizioni ricoperte, ma anche tutte le funzioni effettivamente svolte ai fini di una retribuzione conforme».
Nino Carreri dei Dr che non ha firmato il documento insieme agli altri consiglieri ha scritto un’altra nota in cui evidenzia di non fare discriminazioni tra i precari del Comune.
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