Alla fine potrebbe essere la Regione a mettere un punto sulla spinosa questione della Messina Servizi Bene Comune. Il clima ormai è rovente, sono ben otto le sedute del civico consesso andate a vuoto per carenza del numero legale, così i dipendenti di Messinambiente continuano a rimanere senza futuro e con essi pure la città, che non conosce come sarà svolto il servizio di raccolta dei rifiuti.
L’ostruzionismo politico verso una delibere che presenta molti punti oscuri è evidente, ma occorre anche domandarsi quanto queste “assenze strategiche” stiano danneggiando l’amministrazione, visto che la delibera continua a restare in vita venendo sempre riproposta di seduta in seduta. Ma siamo sicuri che questa strategia politica da parte dei gruppi consiliari non abbia violato la legge?
A domandarselo è l’Fp Cgil, che qualche giorno fa ha presentato formale d’ispezione richiesta all’assessorato Regionale agli Enti Locali: “Nel frattempo stiamo valutando di chiedere all’Assessorato alle Autonomie locali di disporre un’ispezione, in merito alla regolarità delle assenze dei Consiglieri Comunali e per valutare se ricorrono le ipotesi di turbativa o la interruzione dei servizi pubblici”.
Così i segretari Clara Crocè e Carmelo Pino, che hanno anche annunciato come i lavoratori di Messinambiente garantiranno comunque il servizio nei confronti della città, la risposta migliore verso il Consiglio comunale: “E ancora non si comprendono neanche le motivazioni di chi espressamente abbia deciso di votare negativamente. I lavoratori e cittadini chiedono quale sia il piano B? Quali sono le proposte? Che cosa avete prodotto, oltre le assenze e i dissenso, in questi mesi? La FPCGIL e i lavoratori della Messinambiente consapevoli della grave situazione in cui versa la città , per non creare ulteriori disagi ai cittadini hanno deciso che garantiranno i servizi in attesa della convocazione da parte del Prefetto di Messina”.
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