Roberto Cerreti (Mli) scrive al Presidente della Regione, Rosario Crocetta, alla vigilia del suo passaggio nel messinese per presentare le liste del Movimento il Megafono, perché ritiene che quello di domani «non dovrà e non deve essere inteso dai cittadini e da te solo come un semplice momento elettorale, ma al contrario come un “istante” di speranza per tutti i figli di Messina e della sua provincia che quotidianamente lottano per la sopravvivenza e per cercare di rimanere nella terra natia». Cerreti esorta Crocetta a tenere in considerazione le numerose vertenze che vessano il territorio trascinandolo nel «baratro a causa di una politica mai all’altezza della 13ª città d’Italia». «Quanto stanno vivendo i lavoratori della Sicilia Limoni — scrive il consigliere — con il drastico passaggio dal “Panettone al Licenziamento collettivo” di tutti i suoi dipendenti, apparentemente per crisi di mercato, ma in vero per riattivare il presidio industriale in altra Nazione, e quindi solo ed esclusivamente per motivi fiscali, deve fare riflettere tutti e te per primo nell’importante qualità del ruolo, su un precedente che a lunga andare potrebbe diventare un trend per tutti gli insediamenti industriali siciliani, destinati “alla fuga dalla Sicilia e dall’Italia». E continua: «26 figli di Messina che rischiano di non avere più un futuro, che perderanno la casa e la giusta quiete sociale che una democrazia dovrebbe garantire, figli di questa terra, lasciati soli dalle Istituzioni, che tutt’oggi, anche se senza speranze, lottano attaccati ai cancelli della loro ditta, per tentare di far cambiare idea ad una società, che a differenza di tante altre, è in attivo ed a sempre prodotto economia per Messina». «Aiutando loro — evidenzia Cerreti —, Messina può veramente diventare esempio e chiave di volta per rilanciare il nostro Statuto regionale e mostrare al popolo che l’epoca dei proclami e della solidarietà fine a se stessa è finita, per lasciare spazio ad una vera rivoluzione culturale che ti consenta di ipotizzare tavoli di concertazione con la Sicilia Limoni per prima, con un piano di defiscalizzazione e incentivazione industriale finalizzato ad aiutare veramente la nostra provincia, tra l’alto tra le prerogative riconosciute dallo Statuto Speciale». Nella missiva Cerreti ricorda anche tutti gli altri lavoratori di altre ditte che hanno perso il lavoro e i dispersi nelle tragedie ambientali. «Scrivendo questa nota — conclude Cerreti — sento provenire dalla Piazza del Duomo la melodia dell’Ave Maria, che ispira l’uomo e non il politico, a chiederti vera attenzione per tutti i figli della provincia di Messina e per tutti coloro che sin dal primo momento hanno creduto nell’avventura Crocetta, senza mai chiedere prebende in cambio o facili posizionamenti nei cosiddetti “sottogoverni”, ma perché hanno dato fiducia all’uomo Crocetta, alla sua storia, alla storia di un centro sinistra, che anche in città nel bene e nel male, ha saputo fare la differenza con chi comandava e con chi ci ha condannato all’anonimato. Presidente tu ed i tuoi alleati avete un opportunità storica, non sprecarla rilanciando il “modus agendi” che fu della quella politica che ci ha massacrato, sii esempio di speranza e non di proclami. Messina merita dignità!».
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