L’ex assessore comunale al Sociale, Dario Caroniti, replica ai Cinquestelle e al loro intervento sui servizi sociali. Questo il testo: “Tra poche settimane il dipartimento sociale del comune di Messina potrà finalmente pubblicare i bandi della 328, una legge regionale che ha stanziato dal 2002 al 2008 una somma superiore ai 15 milioni di euro per progetti di solidarietà sociale. Posso dire con orgoglio che questo sia un merito particolare dell’ultima parte del mio mandato come assessore comunale, quella in cui (meno di un anno) mi erano stati conferiti dal sindaco alcune delle deleghe dei servizi sociali. Le somme molto ingenti erano state quasi annullate dal dipartimento regionale e solo la creazione di una nuova squadra di lavoro e la rinnovata interlocuzione con l’assessorato regionale ha consentito il risultato di rielaborare tutti i progetti e giungere così alla definitiva approvazione giunta alcune settimane addietro. Ciò significa che ancora prima della prossima estate saranno avviati a Messina nuovi servizi in favore dei portatori di handicap, delle famiglie in difficoltà economiche, degli anziani e dei bisognosi. Quando finalmente si intravede il traguardo arrivano però note di persone senza alcuna competenza tecnica e professionale che addirittura si candidano alla guida della città e che, senza conoscere neppure vagamente le normative delle quali parlano, sostengono pubblicamente che sarebbe possibile stornare i fondi della 328 per i servizi sociali erogati attualmente dall’amministrazione comunale. Del resto, queste affermazioni si collocano in continuità con quanti pensavano e gridavano che i fondi per il progetto ponte sullo stretto avrebbero potuto spendersi per altri e più importanti priorità di Messina. Alla fine si sa, abbiamo perso gli uni senza nulla avere in cambio. Per la 328 la chiarezza è ancora più stringente: un gruppo di lavoro è attivo da un anno circa per modulare dei progetti che hanno avuto l’approvazione della regione. Se oggi li ”stornassimo” perderemmo i progetti e i finanziamenti, stavolta in chiave definitiva. Questo lo sa qualunque persona competente, ma oggi sembra venuta l’ora per gli approssimativi e gli incompetenti. Che Maria Assunta salvi Messina”.
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