Da tempo, a seguito di denunce delle organizzazioni sindacali, il Dipartimento politiche sociali, su indirizzo preciso dell’assessorato competente e dell’amministrazione, ha avviato una attività di controllo sulle cooperative cui è stata affidata la gestione dei servizi sociali, che ha portato a precise contestazioni, laddove si sono riscontrate criticità nel mancato rispetto dei capitolati di gara, fino alla sanzione e alla interruzione dell’affidamento.
Tutto ciò anche in vista dell’aggiudicazione delle nuove gare. Non a caso nei nuovi bandi, infatti, viene attribuita grande rilevanza al sistema di monitoraggio e verifica sia sugli aspetti riguardanti l’appropriatezza amministrativa della gestione, da parte delle cooperative, come ovviamente la qualità e l’efficienza dei servizi erogati. Sistema che, in parte, sarà esternalizzato ad agenzia competente.
Il sistema dei servizi sociali nella città di Messina, come è noto, impegna somme importanti del bilancio destinate alla presa in carico delle fragilità e impiega una consistente forza lavoro.
L’amministrazione Accorinti riserva un’attenzione speciale a tale ambito, come dimostrano la scelta passata di prorogare i servizi e non interrompere l’attività di presa in carico di anziani e persone con disabilità e quella più recente di esitare i nuovi bandi non appena questo si è reso oggettivamente possibile, mantenendo i livelli occupazionali e puntando all’efficienza e qualità.
Si sono appena concluse le operazioni di sorteggio della composizione delle commissioni, da parte dell’UREGA, per l’affidamento del sistema dei servizi sociali. Si procederà, pertanto, con le procedure valutative.
In vista dei nuovi affidamenti, l’assessore Santisi dichiara: “La cooperazione e l’impresa sociale devono ispirarsi alla logica del dono (tipica del non profit) e allo spirito mutualistico e solidaristico di fare impresa e l’anima “civile” del nostro Paese trova piena espressione nel ruolo del Terzo settore e della cooperazione, in campo sociale quanto in quello produttivo, mettendo il “valore sociale” al centro della strategia imprenditoriale, perché “etica” equivale anche a competitività e qualità. Le finalità sociali del mondo cooperativo e del Terzo Settore si sposano anche con risultati sul fronte occupazionale, nel sostegno alle famiglie e all’economia. L’auspicio forte è che i nuovi affidamenti premino le imprese che fondano la loro efficienza nella vocazione sociale posta al servizio del benessere della collettività, nel loro spirito innovativo ma anche nella flessibilità nel modo di “governare”, di produrre, di lavorare, perché chi lavora nell’impresa sociale deve sentirsi parte di un vero e proprio processo sociale e relazionale, ancor prima che economico.”
(229)