Autorità Portuale, Accorinti: “Gioia Tauro mai stata una nostra prima scelta”

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“L’amministrazione comunale di Messina si è sempre schierata dalla parte dell’autonomia della nostra Autorità Portuale”. Parole del sindaco metropolitano, Renato Accorinti, che oggi ha fatto gli onori di casa durante la conferenza stampa del Presidente della Regione, Rosario Crocetta.

Sull’asse Roma-Palermo si è scatenata una vera e propria guerra di competenze sul futuro delle Authority, mentre Messina sta a guardare in attesa di conoscere che ruolo dovrà( e potrà) svolgere all’interno della nuova governance portuale. Crocetta non vuole saperne di passare per il “traditore della patria”,  ovvero colui che ha svenduto la città al volere del Governo nazionale, e per questo spara a zero nei confronti del Ministro Delrio, ma ad aggiungere ulteriore materiale è il primo cittadino.

Accorinti chiarisce la posizione dell’amministrazione comunale, ribadendo come l’accorpamento con Gioia Tauro non sia mai stata la prima scelta : “Noi ci siamo sempre battuti per richiedere l’Autorità dello Stretto, che comprendesse tutta la fascia di territorio da  Reggio Calabria a Milazzo – ha commentato Accorinti –  poi il Governo nazionale nell’ottica del taglio degli enti ci ha prospettato l’ipotesi di un accorpamento o con Catania o con Gioia Tauro, qui abbiamo ricevuto un parere unanime da parte di tecnici, politici e società civile  affinchè si accettasse questa seconda ipotesi. Noi abbiamo sempre chiarito la nostra volontà, soprattutto nell’ambito della produzione delle risorse che devono restare a Messina. Mi trovo perfettamente d’accordo con il Presidente Crocetta affinchè si usino tutti gli strumenti necessari per superare la volontà del Governo, che vuole decidere del nostro destino mettendoci davanti al fatto compiuto senza alcun tipo di confronto”.

Per il primo cittadino, l’accorpamento con Gioia Tauro è e resta sempre e solo il male un minore, unica alternativa possibile all’Authority dello Stretto. Posizione che Accorinti aveva già chiarito il 2 febbraio di un anno fa:  “Le prese di posizione contrarie alla riorganizzazione delle Autorità portuali, come prevista dal disegno di legge approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri, ci impongono di intervenire per ribadire la posizione più volte espressa da questa amministrazione. Da sempre, nessuno potrà contestarlo, abbiamo affermato in tutte le numerose occasioni pubbliche alle quali abbiamo preso parte, che l’opzione principale a cui rivolgere ogni attenzione e tutto l’impegno possibile fosse quella dell’Autorità unica dello Stretto, che tenesse insieme cioè  i porti di Messina e delle dirimpettaie Reggio Calabria e Villa San Giovanni. L’ipotesi di tenere uniti i porti dello Stretto in ogni caso, e di vedere nella complementarietà con le attività di Gioia Tauro una soluzione certamente auspicabile rispetto ad altre scelte che si prospettavano, fu ritenuta da tanti, allora come oggi,  un’opzione assolutamente da non perdere, onde evitare altre scelte certamente penalizzanti, che vedrebbero il nostro porto definitivamente emarginato”.

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