Assemblea dei lavoratori di Casa Serena, domani. Al vaglio la mobilitazione generale

Pubblicato il alle

2' min di lettura


protesta comune lavoratori casa serena 19 novembre 2012I lavoratori di Casa Serena si riuniranno, domani alle 9.30, in assemblea per decidere quali iniziative intraprendere a tutela del mantenimento del servizio della struttura di cui sono dipendenti. «Casa Serena ― affermano i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Crocè, Emanuele e Calapai ― rappresenta la storia del servizio di assistenza agli anziani, ai disabili e ai meno fortunati di questa città. Non si può in un sol colpo cancellare quanto sinora messo a disposizione della collettività. Non si può dispendere un patrimonio occupazionale di tutti i lavoratori che a Casa Serena non solo garantiscono il servizio ma rappresentano anche il riferimento familiare per molti ospiti». Stamane i lavoratori, nel corso del sit-in tenutosi contemporaneamente a Casa Serena e al Comune, hanno ribadito questi concetti e atteso inutilmente un incontro con il Commissario Croce.  «Avremmo voluto proporre al commissario – spiegano i sindacalisti – soluzioni alternative alla chiusura di Casa Serena. Non accetteremo ciò che ci è stato sussurrato nei corridoi di Palazzo Zanca e cioè il trasferimento degli anziani in altre case di riposo in provincia e fuori provincia che sarebbero state già individuate. Evidentemente c’è un disegno ben preciso per dismettere la struttura di Casa Serena. Non vorremmo assistere, nel tempo, ad un’altra speculazione». Per quanto concerne il motivo della sua chiusura da riscontrare nel mancato adeguamento dell’edifico i sindacati dicono: «È un aspetto legato alla volontà politica, se questa c’è, siamo certi che sono disponibili anche le somme per affrontare l’emergenza senza dover ricorrere alla sospensione del servizio». Il 31 dicembre 2012, inoltre, scadrà l’affidamento alle diverse cooperative che gestiscono i servizi sociali del Comune, compresa Casa Serena, e che già i lavoratori hanno avuto notificato i preavvisi di licenziamento. «Ciò – continuano – è frutto anche del mancato avvio delle procedure per l’approvazione dei nuovi bandi. La causa è da ricercare anche nella mancata approvazione del bilancio di previsione che blocca tutto». Sindacati e lavoratori stanno valutando in queste ore la possibilità di indire una mobilitazione generale dei servizi sociali, degli utenti e dei loro familiari. E concludono:  «Tenteremo tutte le strade percorribili per la prosecuzione di tutti i servizi sociali».

(84)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.