È in corso di valutazione, in seno al Dipartimento servizi sociali, la possibilità di aumentare al massimo previsto dalla legge le rette per il mantenimento dei bambini aventi diritto nei tre asili nido comunali (Camaro, San Licandro e Giostra). A lanciare l’ennesimo grido d’allarme è il consigliere della terza Circoscrizione Libero Gioveni. L’esponente dell’Udc, che è anche Presidente del Comitato di Gestione dell’asilo nido di Camaro, manifesta tutta la sua preoccupazione, oltre che per l’ulteriore aggravio nell’economia delle famiglie, «anche e soprattutto per un provvedimento che certamente creerà scompenso e discriminazione fra tutti i bambini ospiti nelle strutture, fra nuovi e vecchi inserimenti». Una recente sentenza del Consiglio di Stato (la n. 4362 de 31 luglio 2012) ha previsto il blocco dei rincari delle tariffe durante l’anno in corso prendendo in esame un caso simile avvenuto nel Comune di Bologna, il cui ex Commissario Straordinario (l’attuale ministro Anna Maria Cancellieri) aveva stabilito nell’aprile 2011 un innalzamento delle quote di iscrizione per gli asili nido della città al fine di reperire risorse. Quel provvedimento venne quindi giudicato illegittimo dal Tribunale e pertanto Palazzo Zanca non può − secondo Gioveni − non tenere conto di questo precedente.
Infine, Gioveni esprime amarezza sui ritardi che questa “spada di Damocle” sta causando sul nuovo inserimento dei bambini che, dopo l’approvazione delle nuove graduatorie, si sperava potessero essere anticipate prima di gennaio, il loro abituale periodo previsto ai sensi del vigente Regolamento sugli asili nido. «L’auspicio è che questa matassa venga al più presto sbrogliata al fine di dare continuità ad un servizio ritenuto troppo prezioso sotto l’aspetto sociale e pedagogico» conclude Gioveni.
(100)