«Per fare ripartire il Paese bisogna avviare le opere pubbliche, bisogna farlo in fretta e bisogna farlo partendo dal Sud», così il deputato Vincenzo Garofalo (Ap) nel corso del convegno organizzato dall’Ance dal titolo «La carica dei 5mila cantieri per far ripartire l’Italia».
«Se, come emerge dalla ricognizione fatta dall’Ance – dichiara Garofalo – ci sono 5mila opere cantierabili, l’impegno del Governo deve essere quello di fare partire immediatamente i lavori. E non solo perché, secondo i calcoli fatti, questo consentirebbe di dare occupazione a 165mila persone ma soprattutto perché, come ho sempre avuto modo di sottolineare, gli investimenti in questo settore sono un moltiplicatore di valore».
Dalla sede privilegiata dell’incontro di oggi chiare le parole del deputato di Area Popolare: «Basta con la distinzione tra opere piccole e grandi. L’unica distinzione da fare è tra opere inutili e quelle che sono invece utili e che vanno realizzate con senso di responsabilità da parte degli imprenditori che si aggiudicano gli appalti i quali devono essere consapevoli che chi sbaglia pagherà. Questa è la prima regola che si sta provando ad introdurre con il nuovo codice degli appalti. Tra i cambiamenti di rilievo anche la sostituzione del parametro del maggior ribasso (che ha dimostrato di essere fallimentare) con quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa».
Da Garofalo, capogruppo della commissione trasporti della camera dei deputati ed esperto dell’ex ministro Lupi per le problematiche infrastrutturali del meridione d’Italia, arriva un appello chiaro al Governo: «Gli investimenti sono necessari- ha dichiarato- e occorre partire dal Sud che paga ad oggi lo scotto di una forbice troppo alta di distanza con il resto del Paese. È impensabile additare il Meridione perché fa fatica a carburare quando i treni lì viaggiano
a 100 km orari contro i 300 del Nord, quanto al Nord ci sono le autostrade a quattro corsie e in Sicilia in moltissimi tratti di autostrada- nei quali si paga regolarmente il pedaggio- si viaggia con il limite di 50 km orari in doppio senso di marcia».
Agli esperti dell’Ance Garofalo poi si è rivolto per chiedere spiegazioni sui tempi tecnici del ripristino del ponte crollato in Sicilia. «Dai tecnici oggi ho avuto rassicurazioni in merito alla tempistica di ripristino del ponte. La prossima settimana di questo discuteremo al question time durante l’interrogazione che ho presentato insieme ai miei colleghi siciliani per chiedere al Governo quali iniziative urgenti intenda adottare per ripristinare la viabilità, monitorare la sicurezza e ammodernare l’autostrada siciliana».
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