La presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile, ha trasmesso una nota al segretario generale, Antonino Le Donne; al dirigente l’avvocatura, Calogero Ferlisi; per conoscenza al sindaco, Renato Accorinti; al presidente, Alessandro Anastasi; al consiglio di Amministrazione dell’Amam, relativa al rinnovo del Cda dell’Amam, nella quale evidenzia: «Visto l’avviso pubblico per la designazione di 3 componenti di cui 1 con funzioni di presidente in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Amam (Azienda Meridionale Acque Messina) Spa – scrive Barrile – pubblicato il 29 luglio 2014 con prot. n. 180789; all’art.16 dello statuto dell’Amam è stabilito che gli amministratori durano in carica per 3 esercizi e pertanto il Cda vigente scadrà il 6 agosto 2015; l’art. 65 dello statuto comunale al punto 5 prevede in caso di revoca (se di ciò si trattasse) di darne immediata comunicazione al presidente del Consiglio comunale, fino ad oggi non pervenuta; la nota del Cda dell’Amam del 31 luglio 2014 indirizzata al signor Sindaco, al dirigente aziende partecipate, Pagano, che non esiterà ad adire le opportune sedi giudiziarie per fare valere le loro legittime aspettative e richiedere il risarcimento dei danni subiti e subendi e l’interrogazione dell’8 agosto 2014 a firma del consigliere Burrascano; chiedo – continua la presidente Barrile – che la presente attivata procedura sia garantita dal rispetto del regolamento sopra descritto e che la risposta sia corredata dal parere dell’avvocatura al fine di prevenire eventuali strascichi giudiziari con eventuale danno erariale a carico dell’Ente. Vista l’imminente scadenza della procedura e vista la richiesta del signor sindaco al presidente dell’Amam di procedere alla convocazione dell’assemblea dei soci per nominare il nuovo Cda – conclude la Barrile – chiedo un urgente riscontro alla presente istanza».
La consigliera dell’Udc, Mariella Perrone, in un’interrogazione ha segnalato i rischi per l’amministrazione di non rispettare la scadenza naturale del mandato del Cda dell’Amam ponendo il Comune a rischio ricorso e possibile danno erariale.
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