“Francantonio Genovese, Gianpiero D’Alia, Franco Rinaldi, Giovanni Ardizzone sono portaerei elettorali e noi cun cannolu i staumu nfunnannu”: usa il dialetto Renato Accorinti, candidato sindaco di Cambiamo Messina dal Basso, per l’analisi del ballottaggio ufficiale. Il pacifista è sembrato ancora più “carico” del solito in vista del secondo turno di 23 e 24 giugno. Non ha reso noti i nomi ufficiali degli altri assessori designati, non ha dato conferme sulla sua presenza o meno in Consiglio Comunale, probabilmente sì visto l’alto numero di consensi personali anche per l’elezione in aula, ma è tornato sui programmi e sugli aspetti politici della sfida finale: “Non userò cattiverie contro di loro – ha dichiarato Accorinti – ma questi che vogliono governare Messina che meriti hanno? Non l’hanno forse governata e hanno reso così questa città senza un’alternativa? Con Calabrò sta mezza giunta che ha governato con Buzzanca. Per 30 anni hanno fatto quello che hanno voluto, ora basta, il troppo è troppo, noi abbiamo fatto appassionare la gente, abbiamo entusiasmato i giovani”. Sui numeri del primo turno che vedono Calabrò chiudere con 41 mila voti e lui con 21mila Accorinti ha risposto: “De Magistris, a Napoli, era messo peggio di noi e ha ribaltato la situazione, dunque tutto è possibile”. E su possibili apparentamenti? Si parla dei Cinquestelle ma anche del Pdl a suo sostegno. “Noi chiediamo a tutti il voto libero, non ci sono apparentamenti, non vogliamo inciuci e non chiediamo niente a nessuno ma portiamo rispetto a tutti, io ho rispetto per il voto dei villaggi che hanno sostenuto Calabrò ma se vogliamo che questa città cambi io propongo un’alternativa altrimenti le cose resteranno come sono”. Guido Signorino, assessore designato, sulle possibili materie delle commissioni consiliare che interessano agli Accorintiani ha ricordato i punti del programma che si fondano sulle consulte che saranno aperte ai cittadini per la gestione partecipativa della Cosa Pubblica. Nascerà un assessorato con questo scopo. Sul futuro politico di Cambiamo Messina dal Basso adesso che vede a Palazzo Zanca quattro consiglieri Accorinti è stato chiaro: “Noi non vogliamo diventare un partito, siamo un movimento aperto a tutti, a chi crede nei progetti, ai programmi del Bene comune e ai nostri valori, non c’interessa fare segreterie o coordinatori, pensiamo ad altro, voliamo alto, le segreterie politiche non esistono, sono comandate da quattro persone, a noi interessano tutti i cittadini”. Domani mattina al cinema Apollo si terrà un incontro antimafia dove sarà presente, tra gli altri, Sonia Alfano, presidente della commissione europea antimafia.
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