Renato Accorinti, candidato a sindaco alle prossime amministrative,in un comunicato lamenta l’assenza di interventi nel nuovo programmo di sviluppo ferroviario in relazione ai collegamenti di Messina con il resto dell’isola. Accorinti, pertanto, sollecita una reazione cittadina a tale “dimenticanza”.
“Il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) sottoscritto il 28 febbraio 2013 fra i Ministeri per la Coesione Territoriale e per lo Sviluppo Economico, la Regione Sicilia, FS e RFI non contiene alcuna misura utile a migliorare i collegamenti ferroviari che interessano la nostra città. Ancora una volta gli interessi di Messina sono stati del tutto ignorati. Niente è previsto infatti fra Messina e Catania, solo la progettazione del raddoppio fra Giampilieri e Fiumefreddo. Di questo intervento alcuni anni fa era stata finanziata la realizzazione completa ma i fondi sono poi scomparsi con le varie leggi finanziarie. Ora ne viene finanziata la sola progettazione: invece di andare avanti torniamo indietro! Niente è previsto per la prosecuzione del raddoppio ferroviario della linea Messina – Palermo fra Patti e Cefalù. Il comunicato ufficiale annuncia con toni trionfalistici la riduzione dei tempi di collegamento fra la nostra città e il capoluogo della regione ma si tratta di un maldestro tentativo di bluff: si parla di “prima riduzione dei tempi di percorrenza fra Messina e Palermo” ma ci si riferisce invece al collegamento attraverso Catania, che nessuna persona sana di mente si sognerebbe mai di utilizzare. Oggi da Messina a Palermo con la dorsale tirrenica si va in 2 ore e 40 minuti, chi si sognerebbe di andare prima a Catania (impiegando 1 ora e 20 minuti) e poi proseguire (ulteriori 2 ore e 25 minuti) fino a Palermo? E questo solo nel 2020, una volta ultimati gli interventi di raddoppio e velocizzazione, tutti concentrati esclusivamente nel tratto fra Catania e Palermo. Per quale motivo infine non è stata inserita la realizzazione della fermata FS all’aeroporto di Catania Fontanarossa, distante solo poche decine di metri dalla linea ferroviaria? Eppure si tratta di un intervento poco costoso e con tempi di esecuzione contenuti che sarebbe utile a gran parte dei siciliani. Perché il quarto aeroporto d’Italia per movimento passeggeri non deve avere una fermata ferroviaria come avviene in tutta Europa? Quali interessi si vogliono tutelare? Gli altri interventi previsti nel CIS sono tutti concentrati su Palermo. Questa è l’ennesima dimostrazione che i politici che si sono fin qui intestati la rappresentanza della nostra città, a tutti i livelli, sono del tutto assenti quando si tratta di tutelare gli interessi reali dei cittadini di Messina e della Provincia. Dalla città deve partire immediatamente un messaggio forte e risoluto, rivolto ai Ministeri interessati, al Presidente Crocetta e al gruppo FS affinché la programmazione degli interventi riguardanti le infrastrutture ed il trasporto ferroviario tenga adeguatamente conto delle legittime esigenze del nostro territorio. Sottolineo infine che le proposte attinenti la mobilità e il trasporto pubblico costituiscono uno dei punti qualificanti del programma “Renato Accorinti Sindaco – cambiamo Messina dal basso” in avanzata fase di elaborazione grazie all’apporto di esperti dei vari settori e dei cittadini, che stanno intervenendo numerosi alle assemblee pubbliche dedicate”.
Renato Accorinti
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