NessuNettuno, lo street artist che traduce Messina e la Sicilia in immagini

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La prima volta che abbiamo visto un disegno di NessuNettuno non era ancora NessuNettuno, o meglio, lo è sempre stato ma doveva ancora scoprirlo. Prima di arrivare a far vedere quello che sapeva immaginare, Nicola ha dovuto vedersela con gli abissi.

Inizia con Andiamo a Mare? e da lì non si è ancora fermato. Balene, feluche, fiori marini che prendono lo spazio di un muro. Gigantesco. NessuNettuno traduce in immagini la Sicilia che ci siamo dimenticati, per ricordarci che il mare è sempre lì. Mica va via.

Isolano fino alle punta delle dita, NessuNettuno si racconta in un giorno di pioggia a Sant’Agata. Di lui adesso sappiamo che è appassionato di Henri Rousseau, ha più di 30 anni, ha studiato biologia marina e fa il bagno tutto l’anno.

La Street Art a Messina

Esistono diversi esempi di street art a Messina, i muri della città sono esplosi di suggestioni all’aria aperta con il progetto DistrArt – Distretto d’Arte Urbana, (curato da Enrica Carnazza, per OttoEventi nel 2015). Ed è proprio da queste pensiline che NessuNettuno comincia a pittare, sul serio.

«All’inizio era un passatempo, una semplice passione. Non ho deciso io, ci sono delle circostanze che ti fanno arrivare a fare le cose. Nel 2015, quando sono stato scelto per la realizzazione delle pensiline del tram, è iniziato tutto». Ma qualcosa ti avrà spinto a partecipare? «Un’energia». E anche la voglia di continuare a farlo.

«Prima non lo facevo in modo sistematico. La prima pensilina che ho fatto è stata quella a Gazzi. In prospettiva c’è la passerella della feluca. La prima notte che ho dipinto realmente in strada. La strada è il secondo elemento che (dopo il mare e la spiaggia) mi piace vivere.

Mi sono sentito subito a mio agio in quella situazione. Essere a contatto con tutto quello che passa e che succede è sempre stato naturale. Per questo volevo continuare. E poi gli incastri sono successi dopo».

Messina, Sciacca, Palermo, Salina, Catania. NessuNettuno tratteggia i muri isolani e i pesci diventano enormi.

Nessuno confonderò

NessuNettuno nasconde il volto davanti ai suoi muri, gli occhi delle sirene, dalle linee di un nero profondo, parlano per lui. L’arte, tutta, deve essere condivisa, ascoltata, incrociata per caso, magari davanti alla casa di Mata e Grifone. O mentre sali a Tremonti o ancora a Faro.

NessuNettuno scrive sulla città e la immagina sommersa dall’acqua, a navigare tra spighe marine, circondati, protetti da molteplici occhi. Quelli del mare. «Tutte le pittate in strada sono sempre state uniche e stupende, non riesco a fare una classifica dei posti perché tutte fanno parte di un unico percorso che mi arricchisce dentro, grazie alla condivisione durante la realizzazione dei lavori.

Un aneddoto divertente e curioso è sicuramente quello di una signora che, in un giorno, mi presentò tutti i suoi 7 cani, scendendoli in strada uno alla volta proprio dove stavo realizzando un murales. Ho sempre incontrato durante i miei lavori tanta ma tanta profonda sensibilità». Che poi è quella che NessuNettuno restituisce pittando.

Niente è un caso

La Sicilia è l’essenza del linguaggio di NessuNettuno. «So di essere siciliano. Sono chiamato dalla natura della Sicilia. So di fare parte di questo contesto. In Sicilia, la natura è fortissima. Poi se vogliamo parlare delle cose che non vanno, dovremmo parlare dell’essere umano. L’errore, il voler comandare, la sopraffazione è nella natura umana. Noi siciliani abbiamo bisogno di esprimere talvolta in maniera aggressiva o eccessiva ma è il nostro modo di essere, di esistere».

L’anno che verrà – NessuNettuno per Normanno

Le ultime bracciate di quest’anno e poi saremo nel 2021. «La pandemia mi ha dato modo di concentrarmi di più, di rimanere seduto a lavorare. Esprimendo, su carta, situazioni che tante volte per la troppa fretta non risolvi. Certo a livello lavorativo alcuni progetti sono rimasti in stand by.  Se c’è la volontà qualsiasi cosa si può trasformare in meglio e credo che Messina possa farlo. Si deve partire dal rispetto profondo per l’ambiente di cui facciamo parte».

(Sopra l’immagine che NessuNettuno ha realizzato per lo speciale di Natale 2020 di Normanno)

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