Il primo passo è stato compiuto, un passo importante per Messina e la riqualifica della zona falcata – area di grande importanza storica, strategica e naturalistica. Il prossimo dovrà essere ora compiuto mettendo in pratica il contenuto del protocollo, firmato ieri, che attribuisce il passaggio delle competenze su tutte le aree all’Autorità Portuale.
«Lo scioglimento dell’Ente Porto – commenta Tonino Genovese, segretario generale della Cisl Messina – era un passaggio inevitabile per ridare una speranza progettuale a Messina e alla zona falcata. Lo sosteniamo da anni e finalmente, si è arrivati alla conclusione di una vicenda assurda e paradossale di sovrapposizione di competenze».
«Adesso – continua Genovese – bisogna esigere la realizzazione del contenuto del protocollo, partendo da una conferenza di servizi che veda coinvolti tutti i soggetti istituzionali, delle organizzazioni produttive e dei sindacati per programmare concrete azioni per procedere alla demolizione dell’inceneritore, alla bonifica delle aree con presenza d’inquinanti e la riqualificazione e la funzionalizzazione, attraverso finanziamenti regionali e comunitari, dei siti archeologici e storici della zona falcata. Il futuro di Messina parte da qui, dalle aree della Fiera e dalla riappropriazione delle aree ferroviarie non utilizzate attraverso la conquista dell’affaccio a mare. È però il caso di porre attenzione alle opportunità offerte dal punto franco studiando la possibilità di una sua delocalizzazione sulle aree del polo industriale di Giammoro».
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