«Il Tribunale di Barcellona soffre − dichiarano Francesco Fucile, segretario comparto Stato, e Clara Crocè, segretario generale della Fp Cgil −, come tutte le sedi giudiziarie, di ordinaria carenza di personale in organico che costringe i dipendenti ad affrontare maggiori sacrifici per garantire il servizio, circostanza che si traduce in una violazione dei diritti dei lavoratori».
Non si ferma l’azione della Fp Cgil al Tribunale di Barcellona che, in seguito all’assemblea sindacale tenutasi lo scorso 10 ottobre, scrive al Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per sottoporgli la grave situazione di disagio in cui vivono i dipendenti.
Alla carenza di personale si aggiunge, però, un altro problema: i rapporti tesi tra i lavoratori e la Dirigente attualmente in carica. «Da almeno sette anni presentiamo esposti e relazioni per chiedere la rimozione della Dirigente – spiegano Fucile e Crocè − anche in ossequio al principio di rotazione degli incarichi. Gli esposti, inoltrati a tutti i livelli dell’Amministrazione Giudiziaria rimangono, purtroppo, senza alcun riscontro, nonostante alcuni di essi – continuano i sindacalisti − abbiano costituito oggetto di interpellanze parlamentari».
«A ciò si aggiunge, − affermano – che, nel corso dell’assemblea tenutasi il 10 ottobre scorso, la Fp Cgil ha avuto modo di appurare il clima pesante, che si è ulteriormente aggravato. Alcune unità di personale, nel tempo, sono state costrette a richiedere distacchi e assegnazione temporanee in altri uffici. Tali richieste sono significative di un malessere incombente e perdurante. I dipendenti, ormai allo stremo, sono stati costretti a scegliere tra la tutela della propria salute psico-fisica e l’allontanamento dalla propria città e dagli affetti , atteso che, ormai, una normale convivenza con il Dirigente non era più plausibile».
«L’Amministrazione, − proseguono − non ha mai mosso alcun rilievo contro una Dirigenza. E ci chiediamo fino a quando continuerà a chiudere gli occhi. Ma vorremmo capire, anche, il motivo per il quale, pur essendo riconosciuta, una tale situazione, da magistrati, da avvocati e dall’utenza più varia, tutti riconoscendo, peraltro, al personale, grande dedizione e professionalità, non si interviene per mettere fine ad una situazione ormai insostenibile che rischia di degenerare».
«L’Amministrazione − affermano − dovrebbe tutelare e difendere il proprio personale che, malgrado il blocco dei contratti, il taglio delle risorse, il blocco del turn-over, il massacrante aggravio del carico di lavoro, il malessere subito sul lavoro, ha dimostrato, sino ad ora, un grandissimo attaccamento al lavoro. Abbiamo reiterato la richiesta di un’immediata ispezione ministeriale, al fine di verificare le condizioni per la rimozione della Dirigente».
Quello che i sindacati domandano è «perché la Dirigente in questione rimane stabile al Tribunale di Barcellona in violazione del principio di rotazione degli incarichi dirigenziali?». Pertanto, le sigle sindacali chiedono l’intervento del ministro Orlando.
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