Maurizio Puglisi

Teatro, i sindacati: “Unico direttore tra Messina e Taormina”

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Maurizio PuglisiI sindacati SLC-CGIL, UILCOM-UIL, FIALS-CISAL e S.A.Di.R.S hanno scritto una nota sul futuro direttore artistico del teatro Vittorio Emanuele.

Questo il testo:

“Pur in attesa della convocazione da parte degli Organi guida del Teatro Vittorio Emanuele, con la presente desiderano porre all’attenzione del Sig. Sindaco e parallelamente del Presidente e del Commissario dell’E.A.R. Teatro di Messina, una questione che ritengono di strategica importanza per il complessivo progetto di rilancio e di sviluppo del Vittorio Emanuele.

              A breve, tra le tante incombenze che spettano alla nuova dirigenza del Teatro, si avvierà l’iter per il completamento delle nomine che compongono l’organico direttivo, amministrativo ed artistico del Vittorio Emanuele.

              Tra queste, le OO.SS. valutano di rilevante importanza per la salvaguardia della tradizione musicale messinese oltre che per lo sviluppo del Vittorio, la nomina del Direttore Artistico per la musica. A questa funzione verrà demandato il compito di risollevare e far rinascere la nominata tradizione musicale, che è stata ampiamente svilita, spenta e negata dalle precedenti fallaci amministrazioni dell’E.A.R.,  che di fatto hanno tradito lo spirito per il quale il Teatro era stato destinato fin dalla sua prima istituzione.

              Contestualmente a questo delicato momento elettivo e di rinnovamento dirigenziale,  coincide, casualmente, la chiusura della stagione lirico musicale del Teatro Antico di Taormina. Questa “perla” che ricade nel territorio di Messina, potrebbe pacificamente e per diritto, essere considerata, per la sua collocazione geografica ed artistica, la naturale estensione del nostro pregiato e purtroppo vilipeso, teatro cittadino.

              Non può non osservarsi come il teatro antico, a pieno titolo ascrivibile come bene comune artistico, storico e culturale la cui titolarità appartiene alla provincia di Messina, sia stato letteralmente “colonizzato” da associazioni ed imprenditori delle due altre province egemoni siciliane, Palermo e Catania,  che hanno imperversato padroneggiando il cartellone degli eventi di TAORMINA ARTE. La gestione, spesso “problematica”, ha sempre più frequentemente generato defezioni di artisti a causa di insolvenze, dolosamente perpetrate a loro danno, ed in taluni casi con cachet mai pagati per le loro performance. Di tutto questo è complice l’assenza, l’indolenza, l’apatia, l’inattività e il disinteresse delle nostre asfittiche istituzioni politiche, amministrative ed artistiche. È innegabile come nello scenario artistico del teatro di Taormina sia stato “grande assente” il Vittorio Emanuele e con esso tutte le potenziali iniziative imprenditoriali artistiche della nostra città.

              Quanto accaduto negli anni, è un evidente ed ulteriore segno di come la passività e l’inadeguatezza delle istituzioni artistiche e politiche messinesi, abbia lasciato che altri personaggi più dinamici e lungimiranti, sottraessero non solo la scena, ma anche una fondamentale risorsa economico-culturale al nostro territorio.

              È innegabile come  il cartellone degli eventi del Teatro Antico di Taormina, se opportunamente utilizzato da chi ne ha (come Messina) la paternità naturale, avrebbe potuto creare un volano di sviluppo per la nostra città. Parallelamente avrebbe portato un importante incremento economico per tutte  le maestranze messinesi, il cui  apporto professionale, invece, è rimasto accantonato e non produttivo, cosa che, in un momento di forte e drammatica disoccupazione, non bisogna sottovalutare.

              È palesemente evidente che, se ad organizzare le opere e gli spettacoli svoltisi nell’anfiteatro greco romano fosse stato, come accaduto negli anni precedenti,  il Vittorio Emanuele, almeno 150 lavoratori compresi tra comparse, tecnici, orchestrali, sarte, truccatrici, maestri di palco, direttori di scena, maschere, cantanti e coristi della nostra città, avrebbero trovato impiego e retribuzione in una stagione che si è rivelata agonizzante e inattiva.

              Per quanto sopra esposto, con la presente, queste OO.SS. intendono porre all’attenzione del Signor Sindaco di Messina, la importante opportunità che l’imminente nomina del direttore artistico del Vittorio Emanuele coincida, nella persona, con la nomina del direttore artistico di Tao  Arte Musica.  Chiedono, allo stesso Signor Sindaco, che si promuova come parte attiva per rappresentare questa opportunità anche al Commissario della Provincia di Messina ed al Sindaco di Taormina. Questo renderebbe, oltre al chiaro valore artistico, culturale ed economico che il teatro riveste per la nostra città (perché tale risorsa sia sfruttata al meglio a beneficio anche di imprenditori del nostro territorio), anche un palese vantaggio per la Provincia, la Città e per i suoi lavoratori. Per questo motivo le OO.SS. chiedono, che la persona che sarà investita di tale incarico, abbia in se le qualità morali, umane ed artistiche necessarie ad un ruolo così centrale e fondamentale. Auspicano ancora, che l’incarico venga affidato a chi possegga talento, lungimiranza e capacità imprenditoriali, così come competenza artistica, professionale e probità limpidezza nell’esercizio delle sue funzioni.

              Queste OO.SS., desiderano  che i luoghi della cultura, per la città di Messina così come per l’intera provincia, non  siano più un’idea in auge nei salotti o un pretestuoso motivo di disonesto e illegittimo arricchimento, ma un patrimonio da preservare e valorizzare”.

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