«Servizi indivisibili e divisibili, servizi a domanda individuale, Tasi. Con una valutazione a cuor leggero dell’amministrazione e l’irresponsabilità da parte del Consiglio comunale l’annunciato rischio di far saltare i servizi sociali adesso è più reale che mai». È un allarme preoccupato quello che il segretario provinciale Calogero Emanuele e il Coordinamento Servizi Sociali della Cisl Funzione Pubblica lanciano dopo l’approvazione del regolamento sulle Tasse comunali.
«Riteniamo – affermano – che non tutti i servizi si possano considerare “a domanda individuale”. Tagliare oltre due milioni per la copertura del fabbisogno per la continuità dei servizi sociali significa far saltare il banco. Ci sono responsabilità dell’Amministrazione che non ha saputo, o non ha voluto, ricercare le giuste soluzioni nell’individuazione delle risorse di bilancio utilizzabili e bisogna capire invece quale miglior utilizzo ha scelto di fare e dall’altro lato il Consiglio comunale che a cuore leggero stralcia la proposta dell’Amministrazione proprio sui servizi sociali e assistenziali senza preoccuparsi di salvare il salvabile consapevoli che non tutti i servizi sociali sono da considerare servizi a domanda individuale».
Per la Cisl Fp si apre uno scenario inquietante sul quale chiede chiarezza. Sotto l’aspetto occupazionale, invece, il Coordinamento Servizi sociali della Cisl Fp, con Saro Contestabile ad annunciare la mobilitazione di tutti gli operatori. «C’è il rischio concreto che scaduto il bando il prossimo 30 settembre si blocchino tutti servizi e vi sia anche l’impossibilità di celebrare delle gare con l’inevitabile rischio per sei bandi di gara già pubblicati. Una gravità inaudita che mette a rischio il servizio di assistenza, trasporto, asili, Cag. Bisogna trovare delle soluzioni immediate».
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