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Su Ente Porto e Zona Falcata, Oceano chiede ai Governi responsabilità e coerenza

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zonafalcataAppare critico il segretario generale della Cgil, Lillo Oceano, nel suo intervento sul nodo Ente Porto/Zona Falcata. Oceano, nel ricordare che tra qualche giorno l’Ars si riunirà per sopprimere l’Ente Porto e sciogliere definitivamente il nodo della duplicazione degli Enti e il conflitto di competenze, scrive: «Su questo problema si è già detto molto. Così come si è detto del conflitto di competenze tra Stato e Regione sulle aree portuali, del contenzioso e dell’immobilismo che ne è derivato. A monte di queste duplicazioni e conflitti ci sono, ovviamente, interessi divergenti. Interessi a volte legittimi, altre volte meno. Succede così che nonostante tutti si dicano indignati per lo sperpero e si impegnino per risolvere immediatamente il problema, la situazione resta immutata. Non succede solo per l’Ente Porto, e non succede solo a Messina».

Questo tipo di atteggiamento — secondo il segretario generale della Cgil — deriva da una «scontata resistenza al cambiamento di chi trae giovamento da quella situazione involontariamente agevolata da chi non riesce a nutrire sufficiente speranza in un trasformazione capace di migliorare la condizione di vita di un territorio e di una comunità».

E tornando sull’importanza della riqualificazione della Zona Falcata, determinante per il futuro stesso della nostra città, il sindacalista aggiunge: «È una delle aree a maggior potenziale del nostro territorio. Dal risanamento dell’area, da una progetto definito e puntuale, dalla sua restituzione alla città, può partire un processo di rigenerazione urbana ed una ipotesi di sviluppo economico basato sulle risorse e sulle vocazioni di Messina. La realizzazione di ciò passa ovviamente dalle decisioni che si assumono alla Regione e a Roma».

Alla luce di ciò Oceano chiede, al Governo regionale e a quello nazionale, «coerenza, attenzione e rispetto per questo territorio». E conclude la sua nota: «Ma per ottenere attenzione bisogna anche avanzare proposte concrete, avere un progetto, compiere delle scelte». 

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