Sospeso il sit-in di protesta dei forestali annunciato da Fai-Cisl, Flai Cgil e Uila Uil per domani davanti alla Prefettura. Si registra una risposta seppur minima in merito all’attività dei lavoratori forestali che svolgono il servizio antincendio nella provincia di Messina, è stata accordata una breve proroga per la prosecuzione dell’attività.
«Una proroga – osservano i segretari provinciali di Fai, Flai e Uila, Cipriano, Mastroeni, Orlando – che non basta a garantire il completo svolgimento delle attività, previste dalla Legge fino al 15 ottobre 2014 ed essenziali a garantire l’incolumità pubblica e la sicurezza dei boschi messinesi con le relative garanzie occupazionali per tutti i 900 lavoratori».
Se infatti nella settimana in corso non si otterrà la certezza del proseguimento del servizio nei termini di legge, visto lo stato di agitazione della categoria che viene mantenuto sarà immediatamente convocata una nuova manifestazione di protesta.
Non si fermerà, invece, la protesta degli addetti alle pulizie del Policlinico. Domani alle 9.00 si riuniranno in assemblea al nosocomio per decidere insieme ai vertici del sindacato le azioni da intraprendere, nell’attesa che l’azienda trovi soluzione al problema.
La ditta Ri.so., infatti – annunciano i sindacati – non pagherà loro lo stipendio di giugno e la quattordicesima.
A far scattare la protesta dei 150 dipendenti la comunicazione della ditta Ri.so., che detiene l’appalto in proroga fino a dicembre 2014 (dopo passerà alla Pfe Spa che ha vinto l’ultimo bando di gara), che con una nota ha annunciato alle Organizzazioni Sindacali che non pagherà né la mensilità di giugno 2014 né la quattordicesima mensilità. A motivare la decisione, secondo quanto si legge nella nota, il fatto che il Policlinico non ha provveduto al pagamento di diverse fatture arretrate, quindi non la ditta si troverebbe nell’impossibilità di onorare il proprio debito nei confronti dei lavoratori.
«Abbiamo chiesto al nuovo Direttore Generale Restuccia un incontro urgente congiuntamente con la Ri.so. – spiega Eliseo Gullotti, Segretario generale Uiltucs – al fine di poter risolvere il problema. Certo comprendiamo che appena insediato Restuccia avrà nuove grane da risolvere, e ci dispiace salutare con una eventuale protesta (non si esclude il ricorso allo sciopero), il suo insediamento, ma le esigenze dei lavoratori hanno la priorità su tutto, specie se si pensa che la maggioranza dei lavoratori impiegati sono tutti a basso reddito e che con il perdurare della fase congiunturale molti di loro hanno più nuclei familiari da accudire e sostenere. Fatto questo che rende di vitale importanza ricevere quella misera retribuzione nei tempi previsti e concordati è un problema di sopravvivenza. Fatto questo che rende più che mai i lavoratori determinatissimi ad ottenere quanto loro dovuto, usando tutti i mezzi leciti previsti dalle normative vigenti».
«Non conosciamo i motivi che hanno indotto il Policlinico a non pagare le fatture arretrate – prosegue Gullotti – ma in ogni caso non è accettabile che eventuali problemi di carattere amministrativo/burocratico debbano ripercuotersi sui lavoratori. Ecco perché chiediamo a gran voce che l’amministrazione del Policlinico si faccia comunque carico del pagamento delle spettanze dei lavoratori anche in modo diretto sostituendosi alla Ri.so.».
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