Foto dell'Università di Messina - unime

Messina: pulizia Università, stipendi a rischio e sciopero ad oltranza

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Una trentina di lavoratori impegnati nel servizio di pulizia dei locali dell’Università di Messina hanno manifestato all’esterno del Rettorato, in piazza Pugliatti, per chiedere garanzie sul proprio futuro occupazionale. L’iniziativa, promossa nell’ambito dello sciopero a oltranza indetto dalla Fisascat Cisl Messina, coinvolge i dipendenti della Con. For. Service, che è la ditta che gestisce l’appalto di pulimento dell’Università di Messina per conto della Manital.

La Con. For. Service, «già lo scorso anno, proprio a settembre – si legge in una nota della Fisascat – decise unilateralmente di ridurre l’orario di lavoro ai dipendenti. Adesso il rischio è legato agli stipendi e la vertenza di Messina si inserisce in quella nazionale, per la quale sono stati già convocati i tavoli con le segreterie nazionali dei sindacati e l’azienda stessa».

Il problema, fa sapere il sindacato, è legato alla liquidità che non consente di pagare lo stipendio di settembre. «C’è la possibilità che venga erogato un acconto – sottolinea il segretario provinciale della Fisascat Cisl, Salvatore D’Agostinoma ci rendiamo conto cosa significa un acconto per un lavoratore che guadagna 400 euro al mese?».

Da qui la decisione di scendere in piazza «per chiedere all’Ateneo di Messina di intervenire presso la Manital e, nel caso di risposte non soddisfacenti, di procedere anche alla revoca dell’appalto di pulizia dell’Università».

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