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Teseos. Lavoratori pronti allo sciopero. Perplessità da parte della cooperativa

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servizisocialiCgil e Cisl hanno annunciato, in merito alla vertenza Teseos, varie iniziative di protesta da intraprendere in seguito al fallimento del tentativo di conciliazione e raffreddamento del conflitto esperito, nei giorni scorsi, in Prefettura. Dal prossimo martedì 2 luglio, si terrà un’assemblea pubblica dei lavoratori davanti a Palazzo Zanca, dalle 11.00 alle 13.00, per organizzare la mobilitazione dei 135 lavoratori. «La Teseos — dicono i Segretari generali Clara Crocè e Calogero Emanuele —, infatti, non intende pagare gli stipendi ai lavoratori (in attesa da Febbraio) fino a quando non sarà pubblicato il bando per la vendita delle azioni».

«Nonostante la cooperativa, negli ultimi mesi, abbia ricevuto da parte di Ssr, oltre un milione di euro, ancora niente stipendi. Abbiamo richiesto alla Società servizi riabilitativi di non liquidare nessuna somma alla cooperativa Teseos e di pagare direttamente i lavoratori. Ma a tutt’oggi, nessuna notizia». «Al nuovo Amministratore, il dottor Antonio Lo Presti, chiederemo un incontro per definire le modalità di pagamento diretto degli stipendi a tutti i lavoratori — continuano Crocè ed Emanuele — a rischio la continuità dei servizi riabilitativi. Molti lavoratori, sono costretti a chiedere soldi in prestito per potere assicurare i servizi riabilitativi agli utenti. Alla drammatica situazione finanziaria dobbiamo aggiungere l’incertezza occupazionale di tutti i lavoratori delle tre cooperative socie Teseos, Rigenera e Obiettivo Salute. Domani l’Asp dovrebbe pubblicare il bando per la vendita delle azioni di proprietà».

«Non siamo convinti — precisano i sindacalisti — della strada intrapresa dall’Assessore Borsellino, la scelta dell’alienazione delle quote societarie da parte dell’Asp non può essere condivisa dalle Oo.ss. e dai lavoratori, in quanto le disposizioni del D.L.95 del 2012: “non si applicano alle società che erogano servizi in favore dei cittadini”».

In riferimento alla nota depositata in Prefettura, Grazia Romano, presidente della Cooperativa Teseos, dichiara: «L’iniziativa dei 32 lavoratori che hanno firmato un documento infarcito di deduzioni ed argomentazioni pretestuose e false preoccupano la Cooperativa, i soci, i  dipendenti e i collaboratori non firmatari, che consapevoli del momento delicato che l’intero Servizio di Riabilitazione sta attraversando, hanno deciso di appoggiare in silenzio il progetto di stabilizzazione dell’Azienda Ssr Spa, continuando a lavorare, nonostante le gravi carenze strutturali ed economiche del settore».

«Si comincia ad intravedere, infatti — si legge nella nota —, dopo anni di attesa,  la conclusione dell’iter avviato con i tavoli tecnici presso l’Assessorato alla Salute, l’Asp di Messina ed i Sindacati Confederali che porterà alla trasformazione dell’Azienda e al suo definitivo accreditamento. La trasformazione della Società, secondo la normativa vigente, permetterà, inoltre, di migliorare i servizi all’utenza anche attraverso il riconoscimento e la riqualificazione dei profili professionali». «Si ritiene che quanto affermato dai 32 lavoratori — prosegue —, alcuni dei quali forse ignari dei contenuti della  missiva indirizzata al Prefetto, possa ostacolare il percorso di stabilizzazione e l’accreditamento della struttura infangando l’immagine di una Società che negli anni ha sempre garantito, nonostante innumerevoli  disagi sia economici che logistici,  l’assistenza all’utenza e la tutela  dei lavoratori».

«Alla luce di ciò — conclude —, anche a tutela della maggioranza dei lavoratori della Cooperativa Teseos, si esprime preoccupazione per l’insolita modalità di esternare dubbi e generiche insinuazioni, che sembrano avere come unico obiettivo quello di mettere in discussione e inficiare un procedimento confermato in tutte le sedi, da ultimo direttamente anche dall’Assessore alla Salute, la dottoressa Borsellino, che ha ribadito, su parere dell’Ufficio Legislativo e legale della Regione Siciliana,  che questa procedura resta l’unica alternativa allo scioglimento della Ssr Spa con la perdita irrimediabile dell’attività di riabilitazione e conseguentemente anche  dei posti di lavoro. Ancora più strana appare la vicenda se si considera che da anni tutti i lavoratori aspirano  alla soluzione che porta all’accreditamento della Ssr Spa e, nel momento in cui è in corso la procedura di asta pubblica (e forse questo potrebbe essere il momento in cui tutti quanti ci dovremmo astenere da interferire con l’attività  degli Uffici ad essa preposti onde evitare condizionamenti di ogni genere) si avviano azioni in contrasto con tale  obiettivo». 

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