“Tre anni e tre mesi senza retribuzione e senza alcun ammortizzatore sociale. Questa la lunga agonia occupazionale alla quale sono stati sottoposti i lavoratori della ex Clinica Santa Rita e che adesso – dichiara il segretario della Fp Cgil, Clara Crocè -, a un passo dalla conclusione, si è invece conclusa con l’ennesimo scippo alla città dello Stretto”. La Fp Cgil, però, non ci sta e per cercare di far luce sull’intera vertenza ha chiesto una convocazione urgente in commissione sanità al Presidente Giuseppe Di Giacomo, alla presenza dei propri legali, Antonella Di Maio e Giacomo Calderonio, e con la partecipazione del curatore fallimentare, l’avvocato Carmelo Pirrotta e una delegazione di lavoratori. “Fino ad oggi – continuano dal sindacato -, il Giudice delegato e il curatore fallimentare, su richiesta della Fp Cgil, hanno tutelato i dipendenti mantenendoli in forza ad Ati Hospital srl, e non provvedendo a licenziarli al fine di attuare la tutela sostanziale di conservazione del posto di lavoro degli stessi”. “Diverse, in questi due anni, le proposte transattive effettuate da Santa Rita srl, ma quella che qui interessa – continua Crocè – è quella della Clinica Carmona, avente valore giuridico effettivo ed esecutivo, in quanto approvata dal Comitato dei Creditori con verbale del 27.01.2015. Verbale che è stato trasmesso, tempestivamente, all’Assessorato della Salute. Che però ha sempre lasciato inevase le richieste di incontro avanzate dalla Fp Cgil”. “Non riusciamo a comprendere – afferma la segretaria Cgil – i motivi per i quali ad un passo dalla risoluzione della vertenza, il Dirigente Generale, Ignazio Tozzo, abbia provveduto alla revoca dell’accreditamento. Rimaniamo in attesa di una convocazione, in assenza di risposte, attraverso i legali Di Maio e Calderonio, inoltreremo un esposto alla Procura della Repubblica”.
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