“Nonostante il versamento delle somme a Messinambiente, da parte del Comune, sia avvenuto il 14 ottobre, la società ha provveduto soltanto sabato ad effettuare i bonifici ai lavoratori, con la conseguenza che molti di loro sono ancora sono senza stipendio”. Così la Fp Cgil preoccupata per la crescente tensione all’interno dell’azienda. Si alimenta, infatti, il malumore dei dipendenti che si vedono costretti a “sopportare lo stato di precarietà e l’incertezza legata al fatto di non poter ricevere puntualmente lo stipendio”.
Alla luce di ciò, la Fp Cgil sollecita il Sindaco a provvedere alla convocazione del tavolo tecnico più volte richiesto. “Non si riescono a comprendere i motivi per i quali le somme che vengono stanziate a Messinambiente – affermano la segretaria generale, Clara Crocé, e il responsabile di settore, Carmelo Pino – siano del tutto insufficienti, tanto da mettere a rischio il pagamento dei fornitori”.
“Non è possibile continuare così. Ogni mese ─ continuano Crocè e Pino ─ è sempre la stessa storia. I lavoratori devono trovare la serenità e hanno il sacrosanto diritto di ricevere puntualmente ciò che gli spetta per i lavoro che svolgono. Il Sindaco deve mettere tutti intorno a un tavolo per capire quante risorse possono essere destinate per far uscire dalla liquidazione l’azienda”.
La Fp Cgil stigmatizza il comportamento del liquidatore Ciacci: “Non si può ritardare il pagamento dello stipendio e annunciare alla stampa che sono stati somministrate 61 diffide al personale, anche perché sono uguale a quelle degli scorsi anni. Non è cambiato nulla neanche su questo versante. Non si può pensare ─ conclude ─ di governare con il bastone, quando i lavoratori, ormai da anni, operano senza le condizioni minime di sicurezza”.
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