Anche a Messina massiccia partecipazione all’astensione per tre ore dal servizio e all’Assemblea sindacale degli uomini della Polizia di Stato appartenenti al Sap (Sindacato Autonomo di Polizia), insieme alle altre forze della Consulta Sicurezza (Sappe Polizia Penitenziaria, Sapaf Corpo Forestale e Conapo Vigili del Fuoco). La protesta nasce in contrapposizione con le politiche sulla sicurezza del Governo: «Ha radici profonde e va avanti da mesi, si è resa necessaria — precisa il segretario provinciale, Giorgio Guglielmo — per le permanenti condizioni di difficoltà in cui versa la categoria, che tuttavia con senso del dovere, continua a garantire la sicurezza dei cittadini».
«Il comparto sicurezza — prosegue —, che dovrebbe essere considerato una risorsa, è invece sottoposto a continue decurtazioni di bilancio, che incidono sulla qualità del servizio e sulle retribuzioni, inadeguate rispetto alla professionalità di tutti gli uomini e le donne che ne fanno parte».
Il Sap si batte per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto con il governo «affinché reperisca e destini risorse strutturali a sicurezza e retribuzioni, per fermare la chiusura indiscriminata di importanti presidi sul territorio nazionale (caserme e posti di polizia), incrementare le assunzioni, rinnovare i contratti e sbloccare il tetto salariare per tornare ad avere retribuzioni corrette rispetto agli incarichi ricoperti e alle mansioni svolte».
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