Domani anche i lavoratori messinesi di Poste Italiane , insieme ai colleghi di tutta Sicilia, si riuniranno a Palermo per partecipare alla manifestazione contro la privatizzazione dell’azienda. Già dallo scorso 24 ottobre i dipendenti non effettuano straordinari e domani scatterà lo sciopero generale.
Sulla questione prende posizione la segretaria provinciale dell’ SLP Cisl Messina, Gisella Schillaci: “La protesta ha fondamento nello scontento e nel disagio profondo che i lavoratori postali vivono ogni giorno, una riorganizzazione del recapito che fa acqua da tutte le parti e che vede l’azienda lasciare allo sbando un servizio essenziale. A rischio è la tenuta occupazionale del settore: nella sola provincia di Messina i lavoratori senza una certezza con la privatizzazione sono circa trecento. I lavoratori negli uffici postali e negli staff sono allo stremo delle forze proprio perché la carenza di personale non consente un normale svolgimento delle attività, ma li sottopone a un continuo martellamento e pressione commerciale dovuta alla finanziarizzazione sempre più spinta di Poste che si ripercuote anche sulle famiglie».
La Schillaci aggiunge: «Vediamo solo chiusure e tagli, così come avvenuto nel passato per le altre grandi aziende, da Ferrovie a Telecom. A questo – continua la Schillaci – c’è da aggiungere che quest’anno si era provato a rinnovare il contratto, scaduto dal 2012, ma di fronte all’offerta aziendale della possibilità di poter licenziare per motivi disciplinari o per scarso rendimento ogni possibile trattativa è stata compromessa».
Uno sciopero generale così importante non avveniva dal 1992 e da tutta la provincia di Messina partiranno 5 pullman che permetteranno ai lavoratori di recarsi nel capoluogo.
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