Si preparano alla mobilitazione i Lavoratori del Policlinico di Messina. “Abbiamo ripetutamente sottoposto le condizioni di lavoro e di assistenza in cui è costretto ad operare il personale, non solo infermieristico, del Policlinico.”, così Vincenzo Capomolla, della Federazione USB Unione Sindacale di Base di Messina.
“In cambio, dalla vecchia e dalla nuova dirigenza, abbiamo ricevuto una sequela di impegni ad oggi tutti sistematicamente disattesi, insieme ad un atteggiamento spesso coercitivo e minaccioso sul Personale da parte di una (troppo) lunga filiera di comando. Senza dimenticare un contratto negato e ad un trattamento economico ormai ampiamente insufficiente e senza alcuna volontà di risposta anche in questa struttura”, continua il delegato USB.
Personale chiamato ad operare al di sotto degli standard numerici minimi previsti, costretto a straordinari regolarmente non pagati, ferie negate, in una situazione non più accettabile sia per le condizioni di lavoro che di assistenza. “Normale ritrovarsi da soli o al massimo in 2 a far fronte spesso a qualche decina di pazienti, al di là di qualsiasi standard? Deve essere questo il diritto alla sanità pubblica ed il livello per i cittadini?”
“Ora”, continua Capomolla “siamo agli esuberi, subito per circa 80 dirigenti medici, insieme all’annuncio che a breve saremo probabilmente di fronte ad un ulteriore esubero di 260 unità di personale non meglio precisato, insieme al taglio di 100 posti letto. L’impressione è di essere davanti ad una procedura di liquidazione: davanti a milioni di cittadini che ormai hanno rinunciato e non accedono più alle cure mediche, si continua ulteriormente a tagliare e licenziare”.
“Ancora una volta chiameremo in causa anche la Regione e l’assessore Borsellino, ma la questione ormai è evidente che non possa più stare in tavoli che non danno alcuna risposta: è tempo di mobilitazione”, conclude il dirigente USB, annunciando già una manifestazione in programma la prossima settimana.
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