OrSA sulla vicenda Cas: replica a Panarello

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“Invece di chiedere ispezioni sull’operato della Direzione del Lavoro avremmo auspicato che venisse usata analoga solerzia nel sollecitare l’intervento della Regione per formulare soluzioni concrete per impiegare i precari e risolvere i problemi di un Consorzio che se è alla frutta è anche a causa di una gestione troppo ‘politica’.” Replicano così i portavoce del sindacato OrSA, Michele Barresi e Mariano Massaro, alle “accuse” del deputato regionale di Pd, Filippo Panarello, all’Ispettorato del Lavoro.

L’Ispettorato aveva disposto, nei giorni scorsi, il trasferimento di quattro dipendenti dal CEO, sulla base della “circolare Brunetta” (non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o che abbiano rivestito negli ultimi anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali).

In seguito all’accaduto, Panarello era intervenuto attaccando la Direzione: “È necessario inviare una ispezione all’Ispettorato del Lavoro di Messina, che ha disposto un provvedimento paradossale ed illegittimo nei confronti di quattro dipendenti del Cas.” Infatti, la circolare “si riferisce ai dirigenti, non certo ai dipendenti che non hanno alcun potere decisionale”.

Il trasferimento è, dunque, illegittimo?

L’OrSA replica ancora: “Il deputato messinese punta il dito contro l’Ispettorato del lavoro, ‘colpevole’ di aver espletato il suo compito a tutela sia dei precari che di quanti, sobbarcati da una notevole mole di straordinari, sono sottoposti ad un ritmo di lavoro sicuramente eccessivo, al punto di dover rinunciare persino alle ferie. Senza entrare nel merito giuridico di quanto rilevato dall’onorevole – continuano Barresi e Massaro – resta un discutibile risvolto etico nell’intervento, visto il fatto che tra i 4 dipendenti trasferiti dall’ufficio turnazione che assegnava con ‘manica larga’ gli straordinari ci sia Pietro Caminiti, vicesindaco Pd di Alì Terme (e 3 sindacalisti della Uil). Questo ha probabilmente pesato sulla bilancia del deputato più di quanto possano pesare i precari. L’onorevole Panarello sostiene che è grave che l’Ispettorato del Lavoro metta in discussione la libertà di associazione garantita dalla Costituzione dimenticando che, se il dipendente in questione non fosse un esponente del suo partito, probabilmente non avrebbe alzato le barricate.”

“Inopportuno quest’ingresso a gamba tesa della politica sulla faccenda”, concludono quindi i sindacalisti, che auspicano l’intervento della Procura “per maggiore chiarezza a tutela di tutti sui tanti risvolti oscuri della vicenda”.

 

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