Il servizio di refezione scolastica doveva già essere partito, ma il bando è ancora fermo negli uffici della Ragioneria Generale, in attesa del definitivo via libera del dirigente Antonino Cama. La determina, dall’importo di circa 1 milione e 200mila euro, firmata dal dirigente Salvatore De Francesco porta la data dell’8 febbraio scorso, ma da quel momento l’iter si è arenato perchè dalla Ragioneria non è arrivato l’ok per l’impegno di spesa.
Così ai lavoratori non è rimasto altro da fare che protestare questa mattina a Palazzo Zanca, interrompendo i lavori della I commissione dove si stava discutendo del bilancio 2014 dell’Atm. A capo della protesta c’era il segretario della Filcams Cgil, Carmelo Garufi che ha subito cercato di mettersi in contatto con l’amministrazione comunale, ma il sindaco, Renato Accorinti, era fuori città per impegni istituizionali e l’assessore al Bilancio non è stato ancora nominato, anche se la delega attualmente sarebbe proprio nelle mani del primo cittadino.
I cinquanta lavoratori hanno fatto irruzione in consiglio comunale bloccando i lavori della commissione, anche se il clima non è stato mai particolamente caldo. A prendere la situazione in mano è stata la vicepresidente della commissione, Simona Contestabile, che insieme a Garufi ha cercato di mettersi alla ricerca di un assessore che potesse interloquire con i lavoratori.
L’unico esponente della Giunta in quel momento presente a Palazzo Zanca era Daniele Ialacqua, che ha letto una lettera che porta la firma del Segretario, Cama:”Questo documento porta la firma di oggi – ha dichiarato Ialacqua – il Ragioniere, Cama, attualmente in ferie, prima di firmare ha chiesto all’amministrazione se queste somme, pari a poco meno di 1 milione e 200mila euro, devono essere interamente destinate al servizio. Si tratta uno scrupolo che il Ragioniere si è sentito di avere e chiedendo dei chiarimenti all’amministrazione comunale. Mercoledì ci sarà una riunione di Giunta e affronteremo anche questo problema cercando di risolverlo nel più breve tempo possibile”.
Garufi chiede un deciso colpo di acceleratore all’intero iter:”L’amministrazione si deve sbrigare, anche perchè l’ultimo giorno di lavoro risale al 9 aprile scorso e la cooperativa Cot, dopo un anno può procedere al licenziamento automatico dei lavoratori”.
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