Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Orsa, in merito all’autista Atm colto da malore mentre era alla guida del tram. L’organizzazione sindacale risponde all’intervento del direttore generale Atm, Giovanni Foti, che proprio oggi, intervenendo sulla vicenda, ha parlato di “sciacallaggio sulla salute dei colleghi”:
“Ci aspettavamo la risposta arrogante del direttore Foti. Non è la prima volta che il maggiore responsabile dell’Atm perde la calma quando l’OR.S.A. denuncia la gestione sommaria e autoritaria dell’azienda, destinata a fare esplodere la pazienza dei lavoratori. Immaginando il prevedibile riscontro aziendale abbiamo preventivamente inviato alla stampa l’ordine di servizio con cui Foti obbliga i lavoratori allo straordinario, insieme a un esempio degli innumerevoli provvedimenti disciplinari comminati ai conducenti che rientrano i mezzi per disfunzioni.
Nessuno ha asserito che il malcapitato conducente ha avuto l’infarto per questioni lavorative. Al contrario del luminare Foti che pretende di avere elementi certi per affermare la totale estraneità dell’ambiente di lavoro in relazione al malore accusato dal conducente. Evidentemente il direttore s’intende anche di medicina oltre che di trasporti. Quando gli scadrà il mandato in Atm, potrà ambire alla direzione di qualche plesso ospedaliero, ma non essendo presente la GTT nell’ambito sanitario, questa volta dovrà superare un concorso. La nomina diretta, come in Atm, non è prevista.
Qualcuno dovrebbe spiegare a Foti che non è sufficiente evitare lo straordinario nel breve periodo per scongiurare il pericolo di infarto. L’evento si verifica anche per accumulo di stress nel tempo e l’azienda in tema di stress procurato ai lavoratori ha un considerevole curriculum: aumento dell’orario di lavoro, provvedimenti disciplinari ritorsivi, licenziamenti… sono tutte componenti che alla lunga possono minare la salute dei lavoratori, come descritto nel documento sanitario nazionale “stress correlato lavoro”. Tutti i conducenti del tram hanno sottoscritto una petizione per mettere in discussione l’aumento dell’orario di lavoro, che la direzione ha concordato con altri sindacati senza consultare la base dei lavoratori. La risposta di Foti è stata di impedire il referendum, chiesto da chi è impegnato direttamente sul campo. Non si permetta Foti di parlare di sciacallaggio. Prima di intervenire l’Orsa ha contattato direttamente il conducente in ospedale che ha personalmente autorizzato il comunicato diramato ieri.
Lo stesso conducente, a cui il Direttore solo adesso mostra comprensione e solidarietà, è sottoscrittore di più documenti di denuncia alle istituzioni per le condizioni in cui sono costretti a lavorare i dipendenti Atm impiegati alla guida dei mezzi pubblici. Foti deve smetterla di fare il fenomeno venuto dal nord per civilizzare gli indigeni messinesi e deve farsene una ragione se l’Orsa non si allinea al servilismo di altre sigle ricompensate con dinamiche torbide, già ampiamente denunciate da questo sindacato. Sappia il direttore che non tutti i dipendenti si possono ammansire con qualche promozione mirata, esistono anche lavoratori con coscienza dei diritti e capacità di lotta frontale e non a caso molti di loro scelgono l’Orsa”.
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