«L’iniziativa dei lavoratori dell’ex Birra Messina è un esempio di coraggio e dignità operaia che va sostenuto con ogni strumento». Interviene così l’Orsa in merito alle vicende che ruotano intorno alla costituzione del nuovo birrificio e all’impegno degli operai per realizzare il progetto.
« La lotta dei dipendenti contro la chiusura del birrificio, simbolo della città — sostiene il sindacato —, fu esemplare e coincise con la protesta dei precari marittimi di Rfi che reclamavano stabilizzazione e sicurezza dopo la tragedia del Segesta. In quella fase si registrò l’inedita alleanza fra lavoratori che si sostennero nelle rispettive rivendicazioni, nelle manifestazioni dei marittimi non mancò mai l’attivo contributo degli operai dell’ex Birrificio e viceversa. Le due vertenze sembrano legate dal destino, all’iniziativa coraggiosa degli operai del birrificio che con caparbietà stanno tentando di garantirsi un futuro in città rendendosi protagonisti della produzione, corrisponde la sentenza della Corte di Giustizia Europea, emanata il 3 luglio che dà ragione ai marittimi precari uniformando il loro contratto a tempo determinato ai contratti similari applicati nel resto delle realtà lavorative»
«Pertanto — prosegue l’Orsa —, dopo anni di precarietà sfruttata per coprire l’esigenza strutturale di personale, Rfi avrebbe dovuto provvedere alla loro stabilizzazione. Così si è espressa la Corte di Giustizia europea e la Corte di Cassazione italiana non potrà non tenerne conto. Due vertenze parallele condotte a testa alta da lavoratori con coscienza dei diritti che non si sono abbandonati al vittimismo, esempi che le istituzioni cittadine dovrebbero ergere ad emblema di dignità».
E sulle motivazioni che hanno portato alla bocciatura, da parte di alcuni consiglieri comunali, della proposta di devolvere un loro gettone di presenza alla causa del “Birrificio Messina”, il sindacato le definisce «banali e pretestuose».
E aggiunge: «Messina avrebbe bisogno di centinaia di esempi simili». «Mezzi di produzione sotto controllo operaio — prosegue —, è questo l’esempio da emulare». Esempio che l’Orsa ha deciso di sostenere, pur cosciente di non essere economicamente risolutiva. I componenti del direttivo del sindacato, che – sottolineano – «non sono distaccati dal posto di lavoro e non percepiscono nulla per l’attività sindacale», devolveranno il corrispettivo economico di una giornata del loro lavoro dipendente alla causa del Birrificio Messina.
«È solo uno stimolo per quanti capiscono che il fallimento del progetto Birrificio Messina sarebbe il fallimento di tutti» e invitano lavoratori, cittadini e associazioni a scrivere a orsasicilia@sindacatoorsa.it per offrire il loro contributo.
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