L’ attacco dei sindacati: “Incrementi illegittimi sui fondi per i dirigenti, pronti alla denuncia in Procura”

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La denuncia dei sindacati è pesantissima e fa presagire una frattura insanabile con l’Amministrazione comunale. Secondo Fp Cgil, Cisl Fp e Csa, i fondi dei dirigenti relativi agli anni 2011/2013 sarebbero  illegittimi, in quanto risulterebbero incrementati di 3.235.916,19 euro.  L’attacco frontale contro la classe dirigente di Palazzo Zanca e in particolare contro il direttore generale Antonio le Donne arriva con un documento unitario firmato dai segretari Clara Crocè, Calogero Emanuele e Pietro Fotia.

Le organizzazioni sindacali contestano l’ipotesi di accordo sottoscritta da Le Donne unicamente  con il Diracom – Direl esponendo le ragioni per cui ritengono ” difforme  e pertanto illegittima la costituzione dei fondi anni 2011/2013“. La procedura per l’approvazione dell’accordo inoltre, secondo i sindacati non può essere considerata conclusa poichè non c’è il parere dei revisori dei conti e manca inoltre il nulla osta della Giunta.

Il fulcro della contestazione è la rivalutazione operata con la determina dirigenziale n.185 dell’11 maggio 2015, sul fondo 2011 e che ha avuto delle conseguenze anche sugli anni 2012 e 2013. Fp Cgil, Cisl Fp e Csa scrivono: “Tale rivalutazione ha prodotto un incremento annuo di euro 287.072,73 per un totale nel triennio 2011/2013 euro 861.218,19. La rivalutazione operata  – sottolineano – è palesemente illegittima così come sancito dalla Corte di Cassazione sezione civile con sentenza del 13 giugno 2012 n° 9645”.

I sindacati  discutono inoltre che sia stato inserito nella costituzione Fondi 2011/2013  l’importo per ciascun anno di 791.566,00 euro per un totale nel triennio 2011/2013 di 2.374.698,00 euro. “Anche l’inserimento di tale somma – affermano Fp Cgil, Cisl Fp e Csa – appare palesemente illegittima alla luce del  parere dei Revisori dei Conti espresso con nota del 17 marzo 2013».

Appare chiaro che la battaglia sia solo all’inizio. I sindacati infatti, si dicono pronti a proseguire la loro azione in tutte le sedi opportune ed  anche a presentare presto un esposto in procura.

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