La Corte dei Conti ha stabilito che l’aumento orario per i quasi 300 precari del Comune non potrà essere approvato. Forse hanno qualche speranza soltanto i vigili urbani. La Fp Cgil non molla e dichiara:
“Ci sarebbero dovuti essere già degli atti concreti per l’integrazione oraria dei precari, ma dalla giunta non arriva alcuna notizia. Mentre il salario accessorio per l’anno 2013, verrà erogato ai lavoratori al 100%, la produttività al 50% (la restante parte al prossima mese). Così, non è possibile andare avanti . I limiti imposti dalle normative nazionali sembrano valere solo i dipendenti e i precari”. La cinghia la devono stringere sempre le fasce più deboli. Mentre è disco verde per tutte le altre spese. Per non parlare dei servizi sempre più penalizzati”. La segretaria della Funzione pubblica della Cgil, Clara Crocè, torna all’attacco e chiede che l’amministrazione dia risposte concrete sul da farsi: “Il futuro dei precari non può essere ipotecato a causa degli errori commessi da chi nel passato ha amministrato l’Ente, il Comune deve avviare immediatamente le procedure necessarie alla stabilizzazione nel rispetto della legge, a partire dall’adozione del piano triennale del fabbisogno delle risorse umane . Che per la FP CGIL non rappresenta l’unico elemento su cui lavorare. La segretaria, infatti, ritiene fondamentale “procedere, senza se e senza ma, all’avvio del tavolo tecnico per discutere della stabilizzazione dei precari. Si disponga il piano del fabbisogno triennale delle assunzioni e i bandi di concorso per le categorie A e B, C e D. Basta con le chiacchiere, è tempo di tradurre le parole in fatti, anzi in atti concreti”.
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