Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil sono sul piede di guerre e pronte a iniziative di mobilitazione per sbloccare la situazione dei lavoratori forestali e consentire al più presto l’avviamento dei lavoratori e il pagamento della mensilità di dicembre 2013 ancora non percepita.
Al centro della protesta ci sono sempre «i ritardi cronici nel trasferimento dei fondi dalla Regione all’Azienda Foreste provinciale. Ritardi che si registrano ogni anno per cause sempre diverse. A pagare però — dichiarano i sindacati — sono sempre i lavoratori forestali che non vengono avviati al lavoro nei tempi previsti dagli accordi tra le Organizzazioni sindacali e la Regione».
L’ultimo impegno era stato preso dal Presidente della Regione Rosario Crocetta lo scorso 11 marzo quando a Palermo Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil portarono in piazza diecimila lavoratori.
«In quell’occasione – ricordano Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando, rispettivamente segretari provinciali di Fai, Flai e Uila – Crocetta firmò l’accordo garantendo l’avviamento dei cosiddetti ‘centocinquantunisti’ entro la fine di marzo. A seguire, poi, dovranno essere avviati anche i ‘centounisti’ e a luglio i ‘settantottisti’. Tra gli impegni anche il pagamento immediato dello stipendio di dicembre 2013 per i lavoratori della manutenzione. Tutto – affermano ancora Cipriano, Mastroeni e Orlando – rimasto sulla carta del verbale d’incontro».
Oggi in Azienda Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando si sono presentati per chiedere spiegazioni del ritardo e l’immediato avviamento dei lavoratori. «La risposta – spiegano – è stata che, al momento, per mancanza di fondi e la mancata convenzione con l’Asp per le visite mediche, non sono autorizzati ad avviare i forestali dal direttore generale di Palermo, dott. Pietro Lo Monaco. Non ci resta che chiedere un incontro urgente con il Prefetto di Messina per portare a conoscenza la vicenda con tutti i risvolti che ci lasciano molto perplessi. Il Governo Crocetta, infatti, sembra più impegnato a pensare al rimpasto di Giunta, mentre i lavoratori forestali non riescono a garantire un pasto alle loro famiglie».
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