Il sindacato Usb (Unione Sindacale di Base) interviene sulla vicenda del dodicenne affetto da Sindrome di Down al quale è stata negata la gita con la propria classe:
«Leggiamo su alcune testate giornalistiche on-line del ragazzo, studente di una scuola del centro di Messina, che sarebbe stato escluso dalla partecipazione alla gita scolastica a Siracusa. Mancava l’insegnante di sostegno, sembra si fosse giustificata la preside, ma sappiamo che l’Assoutenti di Messina avrebbe presentato un esposto alla Procura e uno al Ministero della Pubblica Istruzione, per chiedere che vengano accertate le responsabilità di questa grave e oltraggiosa discriminazione. Quella mattina, mentre tutti i compagni erano in gita a Siracusa, il ragazzino si era regolarmente presentato nell’istituto del centro cittadino all’orario previsto per l’inizio delle lezioni. Lo aveva accompagnato il fratello maggiore, ma di fronte all’aula completamente vuota chiese spiegazioni: si sentì rispondere dalla preside che, poiché non era disponibile l’insegnante di sostegno, il ragazzo non poteva recarsi in gita. A parte la grave e ingiustificabile discriminazione, — sottolinea il sindacato — ci chiediamo come mai nessuno pensò di avvertire la famiglia per evitare al bambino l’ulteriore aggiuntiva umiliazione di arrivare a scuola e non trovare i compagni perché tutti in gita.
Vorremmo inoltre sapere come mai, se vero, non fosse stata prevista e disposta la presenza dell’insegnante di sostegno. Tale assenza, colpevole o meno, dell’insegnante di sostegno non esime a nostro parere la Dirigente scolastica dalle sue responsabilità, semmai le aggrava».
Il sindacato nell’esprimere alla famiglia dell’alunno coinvolto in questa vicenda vicinanza e solidarietà, auspica «che la città di Messina non finisca mai più nelle cronache per fatti di discriminazione, che, come questo, non sono degni di una società civile».
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