uiltucs

Commercio in crisi: Uiltucs al Prefetto: «Prenda provvedimenti»

Pubblicato il alle

2' min di lettura

uiltucsIl settore del commercio è uno settori più importanti dell’economia messinese, eppure delle sue sorti sembra non importare niente a nessuno. Ecco perché il Segretario Provinciale della Uiltucs, Eliseo Gullotti scrive oggi al Prefetto per chiedere il suo intervento per sollecitare la convocazione di un tavolo tecnico per arginare la crisi del settore commercio.

«Da oltre un anno – denuncia Gullotti – abbiamo richiesto al sindaco Accorinti un incontro, prima come triplice, poi come Ente Bilaterale del Commercio, ma le nostre richieste sono rimaste inascoltate. Adesso siamo stanchi di aspettare, anche perché, per ogni giorno che passa, un’attività chiude, trascinando con sé posti di lavoro. E dietro ad ogni posto di lavoro perso c’è una famiglia che ha serie difficoltà ad arrivare a fine mese. C’è una nuova emergenza sociale. Ma forse questo al sindaco non interessa. Ecco perché abbiamo richiesto l’intervento del Prefetto. Perché, con la sua autorevolezza e con la sensibilità dimostrata per tutti i problemi che investono la cittadinanza, si faccia promotore della convocazione di quel tanto sospirato tavolo tecnico, facendo sì che l’idea si trasformi in realtà operativa  dando  sostegno alla nostra debolissima economia cittadina».

Idea che è sostanzialmente quella di  istituire un tavolo che coinvolga oltre alla Prefettura tutte le istituzioni delegate alla tutela delle regole e delle leggi che regolamentano i settori produttivi della nostra città.  Un tavolo al quale invitare tutte le rappresentanze sociali e gli ordini professionali, al fine di produrre quel terreno fertile idoneo alla ripresa economica del settore commercio.

«Riteniamo − conclude Gullotti − sia un nostro dovere ricercare nella volontà comune la possibilità di risoluzione a tutti i   problemi oggi esistenti, anche con eventuali deroghe da apportare alle attuali regole contrattuali, in modo da istituire un “patto per Messina” che duri nel tempo e che sia rispettato da tutti».

(90)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Contenuto protetto.