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Cisl Fp: «Carenza di infermieri: Distretti Sanitari al collasso»

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cislfpLa Cisl Fp denuncia l’insostenibilità della situazione dei Distretti Sanitari di Messina. A farne le spese sono soprattutto per i dipendenti del ruolo amministrativo, tecnico e infermieristico «che sopportano — evidenzia in una nota il sindacato — carichi di lavoro e stress  psico-fisico dovuto alla disorganizzazione delle attività inerenti un’offerta di servizi inadeguata in termini di risorse umane, di gran lunga sottodimensionate rispetto agli standard nazionali». La Cisl ricorda come la dotazione organica originaria per il Distretto Sanitario di Messina prevedeva 58 infermieri, di cui 40 per il Distretto Messina Nord e 18 infermieri per il Distretto Messina Sud, mentre la vigente dotazione organica, adottata dal Direttore Generale, Salvatore Giuffrida, fortemente contestata e oggetto anche di un ricorso al Tar, prevede invece soltanto 43 infermieri, con una riduzione di 15 infermieri nell’ambito dello stesso territorio.

«Una situazione – sostiene Calogero Emanuele, segretario generale della Cisl Fp di Messina – che diventa ancora più critica se si considerano i benefici cui usufruiscono alcuni lavoratori e i periodi in cui è legittimo fruire delle ferie. Così non si può quindi pensare di prendere in carico pazienti senza strutture adeguate e addirittura riducendo il personale infermieristico del 26%».

Il Pta sul territorio ad oggi ancora non esiste, mentre sono stati attivati gli Ambulatori a Gestione Integrata e i Punti di Primo Intervento che erogano un numero di prestazioni irrisorie rispetto alla popolazione ricadente nel territorio interessato.

«È sicuramente impossibile procedere all’attivazione anche dei Punti Unici di Accesso (Pua) e degli Ambulatori Infermieristici con lo stesso personale – continua Emanuele – perché sarebbe impossibile garantire anche la presenza su più ambulatori nell’ambito della stessa giornata lavorativa. Purtroppo la carente e inadeguata campagna informativa continua a comportare una scarsa affluenza a questi neo-istituiti servizi. Auspichiamo – aggiunge – che si proceda a un’adeguata implementazione di personale nell’intero distretto, correlata anche all’attivazione dei Pua e degli ambulatori infermieristici».

La disorganizzazione e la carenza in pianta organica interessa, però, tutti presidi e i distretti sanitari del territorio dove spesso si ricorre a mobilità e trasferimento di personale senza tenere conto delle reali esigenze e delle peculiarità del territorio.  

La Cisl chiede, in tempi brevi, un incontro urgente al Commissario Magistri e ai Direttori Amministrativi e Sanitari. «Come Cisl – conclude Emanuele –  siamo interessati a contribuire a migliorare i servizi in favore della collettività e nel contempo poter tutelare i lavoratori nel rispetto le legge e del Contratto di lavoro. Altro non ci interessa».

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