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Chiusura tribunali. Sindacati in protesta davanti alla Corte d’Appello di Messina e Catania

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tribunale1Cgil, Cisl e Uil dicono “No” alle chiusure che penalizzano i lavoratori e si battono, invece, per una riorganizzazione della Giustizia. Da sempre sostengono che «la Riforma della geografia giudiziaria bisogna farla, visto che l’impianto risale all’Unità d’Italia».

«Il problema è  — evidenziano in una nota —che il piano del Ministro, messo in campo con il D.Lgs. 155/2012, non può funzionare così com’è. Per fare una Riforma seria non serve chiudere Tribunali, non bastano le deroghe e i provvedimenti improvvisati e francamente incomprensibili».

È necessario — insistono i sindacati — pensare all’organizzazione, ai dipendenti e ai servizi fondamentali della collettività.

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa Sicilia hanno tenuto delle assemblee per sensibilizzare il personale di tutte le Corti D’appello e oggi hanno manifestato davanti alle Corti di Appello di Catania e Messina scegliendo di stare vicino ai lavoratori, ai cittadini ed alle imprese.

«La mobilitazione di oggi — spiegano le sigle sindacali —è l’ennesimo grido di allarme che evidenzia i punti di criticità della Riforma: tagli lineari senza tenere conto dei criteri stabiliti dalla Legge delega, caos logistico ed amministrativo per mancanza di istruzioni, incertezza sulle sorti del personale, etc., tutto a discapito dei servizi erogati dai presidi di legalità.

La proposta è quella di mettere mano ad una riorganizzazione vera, in grado di generare efficienza

e conseguenti benefici per l’economia. I risparmi che derivano dalla chiusura di sedi spesso sono

fittizi, sono un’operazione di puro e semplice ridimensionamento che allontana lo Stato dal nostro

territorio, dai cittadini e dalle imprese. Una Riforma che si possa definire tale ha bisogno di una

riorganizzazione complessiva del sistema giudiziario a partire dalla digitalizzazione, riordino delle

funzioni e degli uffici, programmi per il controllo di gestione, centralità del servizio e degli organici

valorizzando le professionalità interne. Una riorganizzazione che consenta di realizzare gli obiettivi prefissati deve essere necessariamente partecipata e condivisa, portata avanti attraverso corrette relazioni sindacali a tutti i livelli, a partire da quello locale. Per questo chiediamo un tavolo di confronto — concludono —, per far conoscere la Piattaforma di Cgil, Cisl e Uil sulla Riforma della Giustizia».

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