Dopo una prima giornata di sciopero dei lavoratori di Bluferries, lo scorso 5 luglio, la Filt-Cgil Messina ha indetto altre 48 ore di astensione dal lavoro per il 21 e 22 luglio. Al centro della forte protesta le problematiche che riguardano l’organizzazione del lavoro e gli aspetti salariali legati al rinnovo del contratto integrativo.
“La società pretende maggiori prestazioni lavorative senza corrispettivo economico” – torna a denunciare la Filt, che fa presente come – di fatto si avrebbero condizioni peggiorative rispetto all’accordo integrativo vigente fino allo scorso anno, che l’azienda aveva nel frattempo azzerato. Nella proposta della società – si fa presente – peraltro l’incremento salariale proposto, largamente inferiore a quanto erogato in precedenza, non riguarderebbe tutto il personale ma solo una minima parte dell’organico.
La richiesta del sindacato è di un aumento salariale dignitoso per tutti i marittimi e una turnazione omogeneamente articolata, che abbia rispetto per i tempi di riposo, per la programmazione delle ferie, per la tutela della salute dei lavoratori”.
Lunedì è previsto un nuovo incontro in Prefettura. “Pur con tutta la responsabilità che abbiamo sempre tenuto nella trattativa – dichiara il segretario generale della Filt di Messina, Enzo Sgrò – pretendiamo adeguata considerazione per i lavoratori che operano in un’area così delicata qual è lo Stretto di Messina e soprattutto un confronto qualificato nel merito delle questioni che poniamo è l’unico modo per confermare se i proclami dell’azienda sulle garanzie occupazioni e gli investimenti sono reali”.
La Filt rivendica un impegno concreto e non ipotetico al rafforzamento della flotta quale presupposto vero per le garanzie occupazionali dei lavoratori e il miglioramento del servizio.
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