Le segreterie aziendali della funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil e dei dipendenti, hanno inoltrato al commissario della Camera di Commercio, Franco De Francesco un atto stragiudiziale tramite il quale lo diffidano a procedere con la predisposizione della delibera di accorpamento. “I Segretari aziendali di Fp Cgil, Fp Cisl e Fpl Uil, e i dipendenti della Camera di Commercio ˗ si legge in una nota congiunta ˗ invitano e diffidano il Commissario Straordinario, nominato Commissario ad acta, a compiere tutti gli atti relativi alla conclusione del procedimento di accorpamento della Camera di Commercio di Messina con altra Camera della Regione al fine di salvaguardare i livelli occupazionali e le professionalità esistenti”. Lo invitano a compiere nei tempi utili, entro il 28 febbraio 2015, quanto necessario per accedere al Fondo perequativo di circa 1 milione di euro dato da Unioncamere. E ancora, i sindacati chiedono di procedere “alla costituzione della nuova Camera di Commercio della Sicilia orientale, da realizzare unendo quattro Camere di Commercio (Messina, Catania, Siracusa e Ragusa) con un’unica governance, dando vita al terzo Ente camerale d’Italia per numero di imprese iscritte, senza trasferire altrove il presidio territoriale e i servizi, ma salvaguardando i posti di lavoro”. Questo il “cuore” dell’atto stragiudiziale che l’avvocato Giacomo Calderonio, legale della FpCgil, ha inoltrato al commissario De Francesco. Una decisione, quella di intraprendere il percorso legale, che giunge già dopo oltre cinque giorni di protesta e presidio davanti la sede di piazza Cavallotti. Le organizzazioni sindacali, rispondendo in modo compatto alle sollecitazioni giunte dai dipendenti, preoccupati per il loro futuro occupazionale e pensionistico, sperano così di poter raggiungere un obiettivo, quello appunto della fusione con le altre tre province della Sicilia orientale, che viene considerato l’unico appiglio di salvezza. “Diversamente – affermano preoccupati i segretari aziendali di Fp Cgil, Angela Cacciola; di Cisl Fp, Antonino Scimone; di Uil Fpl, Carmelo Gatto – il rischio che l’Ente arrivi al dissesto sarà inevitabile”.
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