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Ato3 verso la chiusura, Messinambiente in liquidazione: l’Orsa chiede un incontro al sindaco

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Pulizia spiaggeL’Orsa Servizi Ambiente ha richiesto un incontro urgente al sindaco in vista della chiusura dell’Ato3 rifiuti e della liquidazione della Messinambiente.

Ecco cosa sostiene il sindacato: 

“La chiusura del regime transitorio che fino ad oggi ha governato l’ATO3 – di cui all’art. 19 L.R. 8 aprile 2010 e s.m.i.- e la conseguente cessazione dell’attività operativa della Società al 30/09/2013, aprono allarmanti scenari che minacciano i livelli occupazionali e la gestione dei rifiuti. Nella fattispecie di Messina Ambiente non si hanno notizie sulle intenzioni dell’Amministrazione Comunale circa il futuro dell’azienda e dei dipendenti all’indomani della chiusura dell’ATO3.

Sarà una gestione dei rifiuti in house, come ampiamente annunciato in campagna elettorale in tema di servizi essenziali, per eliminare costose “intermediazioni” private?
Si darà seguito alla liquidazione in atto della partecipata?
Quale sarà il futuro dei lavoratori attualmente impiegati da Messina Ambiente? Sono domande che a 11 giorni dalla prevista e confermata cessazione dell’attività operativa dell’ATO3 esigono esaurienti ed immediate risposte.
Intanto possiamo solo prendere atto, ancora una volta, che solo grazie allo spirito collaborativo ed al senso di responsabilità che anima i lavoratori impegnati sul campo, la città ha evitato
momentaneamente l’emergenza rifiuti; dell’annunciata “rivoluzione” del sistema non vi è cenno, ancora oggi si vivacchia a stento nel limbo indefinito in cui è stata posta l’azienda partecipata dalla
precedente Amministrazione Comunale. Messina Ambiente ufficialmente è in liquidazione e dovrebbe gestire il minimo essenziale, invece dall’azienda si pretende che operi come se la fase di
liquidazione non esistesse e si chiede massima efficienza nonostante le note difficoltà economiche che impongono un trasferimento di risorse drasticamente ridotte rispetto alle esigenze per la
gestione del servizio essenziale: 1,2 milioni di euro a fronte dei circa 2,5 milioni necessari. E’ chiaro che gli omessi pagamenti di oneri a vario titolo presto ricadranno sulla già compromessa qualità del
servizio, rinunciare a TUTTO e utilizzare le poche risorse per pagare gli stipendi dei dipendenti non è il modo migliore per agevolare l’auspicata ottimizzazione del ciclo dei rifiuti, questo sistema ha già
prodotto il collasso economico in ATM, ripetere l’esperienza in tema di rifiuti sarebbe letale. Il prossimo 30 settembre potrebbero essere dichiarati “cessati” tutti i contratti in essere, compresi
quelli che legano i lavoratori alle dipendenze di Messina Ambiente destinata a chiudere; pertanto, chiediamo urgente incontro con il Sindaco di Messina, da svolgersi in tempo utile, per
apprendere, in modo definitivo, quale sarà il futuro dei lavoratori e del servizio essenziale”.

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